Audiometro di ultima generazione in dono all’Ospedale di Carpi
Incrementare gli standard qualitativi della tecnologia a disposizione dei professionisti per garantire ai pazienti con ipoacusia un’offerta diagnostica più innovativa e moderna.
Con questo obiettivo l’Associazione ASI – Affrontiamo la sordità insieme Odv ha donato al reparto di Otorinolaringoiatria dell’Ospedale Ramazzini di Carpi un particolare audiometro che consente di effettuare test di ultima generazione per la diagnosi delle patologie dell’orecchio.
Con la strumentazione donata infatti i professionisti dello staff diretto dal dottor Sauro Tassi potranno eseguire il Matrix test, un esame che misura la capacità del paziente di comprendere frasi e parole in presenza di un rumore di fondo, simulando così abituali scene di vita quotidiana.
Un importante aggiornamento tecnologico del parco strumenti in uso all’équipe di Otorinolaringoiatria, impegnata nella gestione della persona con ipoacusia per tutta la parabola della vita: dalla nascita, attraverso lo screening uditivo neonatale, alla definizione diagnostica, dall'identificazione dell'intervento riabilitativo medico, chirurgico (otochirurgia per le malattie dell'orecchio esterno-medio) alla riabilitazione protesica più efficace (implantologia dell'orecchio medio e impianto cocleare), al monitoraggio della funzione uditiva attraverso i follow-up. Tutto ciò è reso possibile dalla sinergia di diverse figure professionali che comprendono, oltre al medico otorino, i tecnici di audiometria e la logopedista. Particolarmente rilevante è la pratica clinica degli impianti cocleari, di cui il reparto di Carpi è stato pioniere avendo iniziato già nel lontano 1998; dal 2003 è accreditato come Centro di riferimento regionale e dal 2004 include anche la popolazione infantile. Ogni anno, in media, sono 20 gli impianti cocleari eseguiti dal Centro, che opera su tre sedi (Carpi, Mirandola e Finale Emilia) e di cui è referente il dottor Maurizio Negri.

“Con la donazione da parte dell’Associazione ASI, che ringraziamo di cuore – spiegano i dottori Tassi e Negri –, prosegue il patto di collaborazione e fiducia instauratosi tra chi ha bisogno di cure e gli operatori sanitari, nella speranza e con l'intento di mettere a servizio della persona fragile affetta da ipoacusia tutte le risorse, al meglio della loro espressione, per migliorare la qualità di cura a loro offerta. Integrare nuove procedure di indagine strumentale ai protocolli di valutazione già in essere è finalizzato alla personalizzazione e alla precisione dell'intervento terapeutico. Non da meno, la possibilità di disporre di strumentazione che rispecchia standard di qualità più attuali, consente la crescita professionale degli operatori del nostro servizio, mantenendosi al passo coi tempi e di conseguenza migliorando l'offerta di cura, come richiesto all'interno di una Unità Operativa di Otorinolaringoiatria di terzo livello per la cura della sordità”.

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