Nonantola Film Festival, il 25 gennaio primo appuntamento con i Film Special 2024
NONANTOLA- Primo appuntamento per il 2024 con i Nonantola Film Special – incontri con le realtà e le associazioni del territorio da parte di Nonantola Film Festival APS affiliata Arci UCCA che organizza l’omonimo festival – in programma per giovedì 25 gennaio.
In occasione della Giornata della Memoria avrà luogo presso il Cinema Teatro Massimo Troisi in viale delle Rimembranze 8 a Nonantola alle ore 21 la proiezione ad ingresso gratuito in anteprima provinciale del docufilm “Sulle tracce di Mario Finzi” del regista Massimo Manini. L’iniziativa è realizzata in collaborazione con Fondazione Villa Emma e Comune di Nonantola.
Saranno presenti in sala il regista Manini e il produttore Pierluca Neri, conduce la serata il direttore di Fondazione Villa Emma Fausto Ciuffi.
Da un progetto della Comunità Ebraica di Bologna finanziato dalla Regione Emilia-Romagna, Fondazioni Carisbo e Del Monte della città felsinea, la collaborazione del Museo Ebraico di Bologna, Fondazione Villa Emma di Nonantola (MO) e Fondazione Fossoli di Carpi (MO), il docufilm “Sulle tracce di Mario Finzi” è prodotto da Pars Film.
L'opera commissionata e diretta da Massimo Manini, attore, autore e regista di teatro e cinema nell'ambito della Memoria e Impegno civile (tra le cause di cui si occupa anche la valorizzazione di un sito unico al mondo come la Foresta Fossile di Dunarobba, nel cuore dell'Umbria), ripercorre la storia di Mario Finzi, giovane musicista ebreo interprete di Schumann, Chopin e Schubert che salvò la vita a tantissime persone: ebree e non solo. La passione e lo studio della filosofia nonché un innato e alto senso spirituale, lo portò a intraprendere la propria battaglia contro il nazi-fascismo rinunciando consapevolmente all'uso delle armi e a qualsiasi altra forma di violenza: un modus operandi così illuminato, colto e visionario da apparire innovativo anche per gli uomini della nostra epoca.
Non un altro Schindler quindi che si aggiunge a una lunga e nutrita lista di “salvatori del popolo ebraico”, né un eroe: perché la straordinarietà del pensiero e dell'azione del giovane musicista ebreo di Bologna, è nell'aver invece elevato “la normalità” dell'essere umano, soffermandosi a interpretare il proprio tempo, per capire come svolgere al meglio il proprio e giusto dovere.
Una vicenda affascinante e fortemente attuale che il docufilm girato tra Bologna e Modena, ha voluto raccontare sui luoghi in cui Mario Finzi coraggiosamente agì e che grazie ai contributi di esperti e studiosi puntualmente intervenuti, si è potuto indagare sui tanti aspetti della sua persona: di un giovane di allora che può insegnare molto ai ragazzi di oggi.
A far rivivere la vicenda l'attore Elia Tapognani, calato nei panni di un giovane studioso messosi sulle orme del coetaneo Mario, e le suggestive animazioni di Saul Saguatti, i cui interventi ideati per ogni capitolo, invitano lo spettatore a cogliere il mondo, più onirico e creativo, che ha contraddistinto il nostro protagonista.
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