No all’ora di religione: l’Emilia-Romagna seconda in Italia per numero di studenti che non segue l’insegnamento
Crescono nelle scuole italiane gli alunni che frequentano le lezioni scegliendo di non seguire l’insegnamento della religione cattolica.
E' quanto emerge da un approfondimento dell’Unione degli atei e degli agnostici razionalisti (Uaar), ripreso dal Carlino, che con l’associazione OnData ha verificato i dati messi a disposizione dal Ministero dell’Istruzione.
Nello scorso anno scolastico gli studenti che hanno rinunciato all’ora di religione sono stati 1 milione e 96.846 (il 15,5% del totale),contro il milione 14.841 (14,07%) del 2020/21.
Sempre nello scorso anno sono tre le regioni che hanno superato la soglia del 30%, tra le quali l'Emilia-Romagna (27,48%): a guidare la classifica è la Valle d'Aosta (30,74%); mentre in terza posizione c'è la Toscana (27,12%).
Per quanto riguarda invece le classifica nazionale delle province più laiche spicca Bologna che, con il suo 36,31%, detiene il primato emiliano-romagnolo,
Alti i numeri degli studenti che non fanno religione anche Modena con il suo 29,52%, seguita da Ravenna con il 28,10%, Reggio Emilia 27,45%. E poi Ferrara (26,71%), Piacenza (26,23%), Parma (23,37%), Forlì-Cesena (19,64%) e Rimini con il 15,62%.
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