Finale Emilia tra Ottocento e Novecento nelle immagini di Gian Battista Magni
FINALE EMILIA- Inaugura sabato 16 dicembre alle ore 17.30 la mostra "Gian Battista Magni. Finale tra Ottocento e Novecento", promossa da Carc Aps con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale e ospitata nei locali dell’ex Palazzo della Guardia di corso Cavour, messi a disposizione dall’associazione Alma Finalis.
La rassegna presenta una serie di scatti del fotografo che ha documentato, sul finire del XIX secolo, l'epocale cambiamento di Finale Emilia: con la chiusura del ramo del fiume che attraversava il centro urbano e la sua traslazione all'esterno del nucleo cittadino, Finale cambiava volto e diventava un'altra cosa rispetto al passato.
Magni, che rivestiva anche l'incarico di ufficiale idraulico, documentò passo passo questa trasformazione con scatti memorabili, alcuni dei quali sono riproposti in questa rassegna che sarà visitabile fino al 7 gennaio 2024.
Gian Battista Magni fu una figura molto particolare, non solo abile fotografo - con un’esperienza maturata fin dalla giovanissima età e studio di posa in piazza Garibaldi, dove oggi sorge Casa Magagnoli - ma anche artista poliedrico, capace di allestire “spettacolazioni” e luminarie in grado di affascinare il pubblico che presenziava a feste e fiere di paese. Fu anche, oltre che ufficiale idraulico, presidente della società “Risveglio cittadino” e poi della banda cittadina.
Quando, nel lontano 1977, il Carc pubblicò l’ormai introvabile volume “Album” con una serie di fotografie di Magni che raccontavano con dovizia di particolari la città com'era e come si stava trasformando, per molti fu una vera e propria rivelazione. Oggi, sempre grazie al Carc e con la collaborazione dell’architetto Gherardo Braida, alcune di quelle foto sono diventate delle targhe storico-turistiche che, corredate di didascalie illustrative, sono state collocate, proprio in concomitanza con la mostra, nel percorso Largo Cavallotti – Portici Bertazzoli – Castello e in via Frassoni, in quella che era chiamata la “Punta”.
La mostra, che sarà visitabile fino al 7 gennaio, osserverà i seguenti orari: dal lunedì al venerdì dalle 17,30 alle 19,30; sabato, domenica e festivi dalle 10,30 alle 12,30 e dalle 17,30 alle 19,30.
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