Chiara Pagani da barista a decoratrice di interni: “Io porto arte e in cambio ricevo gioia”
Da sempre amante dell’arte è riuscita a fare il lavoro che desiderava e oggi ci racconta il suo percorso.
Chiara Pagani in arte Schiarabocchio è nata nel 1997 a Mauritius da padre italiano e mamma originaria di quell’isola paradisiaca; è quindi figlia di due culture completamente diverse.
“Amo alla follia entrambe le mie origini e mi ritengo molto fortunata. Fin da piccola sono stata abituata al “diverso” e per me vivere in una comunità policulturale è sempre stato più che normale” -esordisce.
“All’età di sei anni mi sono trasferita in Italia. Più precisamente in un piccolo paesino della bassa modenese che da piccola odiavo perché insomma, diciamocelo, da mare, spiaggia e clima tropicale alla umida e nebbiosa pianura Padana il salto non è stato dei migliori; ma con il passare del tempo ho imparato ad apprezzarne i pregi”-racconta.
Finite le scuole medie la strada era ‘Chiara di nome e di fatto’: il Liceo Artistico la stava aspettando. Il Venturi è stato per lei una seconda casa. “Da amante del sonno come un bradipo a svegliarmi alle 6 tutti i giorni era chiaro quanto mi piacesse quella scuola!”-commenta.
“Finite le superiori, come tanti adolescenti, la paura di mettermi in gioco e il non sentirmi pronta ad affrontare il mondo fuori dalla mia “comfort zone“ mi hanno portata a lavorare per 4 anni in un bar vicino a casa. Un giorno però ho capito che era il momento di diventare adulta, prendere la situazione in mano, allontanare la paura di fallire e cambiare la mia vita. Così sono partita, mi sono trasferita in Liguria e per 5 mesi ho iniziato a propormi come decoratrice di interni ed esterni senza il riscontro che desideravo. Senza perdermi d’animo, per non perdere la manualità ogni giorno dipingevo su stoffa. Tornata nel Modenese la magia! Senza nemmeno cercarla mi è arrivata la prima proposta lavorativa da una farmacia molto conosciuta nella zona che stava rinnovando il locale e cercava una decoratrice, con un mix di emozioni nello stomaco ho accettato senza esitare".
"Mi sono approcciata al primo lavoro totalmente a mano libera senza schemi e senza traccia sotto, come tutt’ora mi piace fare, affidandomi completamente a quello che sento sul momento. In tanti hanno subito apprezzato il mio lavoro e il mio nome si è sparso a macchia d’olio. Schiarabocchio è nato da Chiara e “scarabocchio” che nel suo significato mi rappresenta molto. I miei dipinti sono il mio modo di comunicare, riesco ad immedesimarmi nelle persone che mi commissionano i lavori ed in quello che vogliono trasmettere. Ogni volta è un'esperienza unica e forte. Questa attività mi da la possibilità di incontrare persone meravigliose, entrare nelle loro case ed ascoltare le loro vite. Io porto arte e loro ricambiano con gioia. È un dare e un ricevere continuo, dinamico e potente. Oggi posso dire che sono orgogliosa di me, della piccola realtà che è Schiarabocchio e di tutti i dipinti che ho creato quando sono partita (in piena pandemia), cosa che mi rende ancora più grata per tutto e per tutte le persone meravigliose che hanno creduto in me e che mi hanno aiutata a crescere".
"Ci sono tanti progetti in arrivo e credo li affronterò con il mood che mi sento di consigliare a tutti: credete sempre nei vostri sogni e nelle vostre capacità, non limitatevi a dire” io non ci riesco“ oppure “è troppo tardi“ perché tutto si impara e non è mai troppo tardi se ci si crede davvero!” - parola di Chiara!
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