A Mirandola si espande la Sidam: aperto il quarto stabilimento e assume 100 persone
"E' un bellissimo progetto che parte: inauguriamo un nuovo stabilimento, per noi è una tappa molto importante".
Il leader degli industriali, Carlo Bonomi, parla oggi non da presidente di Confindustria ma come imprenditore del biomedicale, presidente di Sidam, azienda che prosegue un percorso di crescita inaugurando oggi un nuovo sito produttivo di oltre 2500 mq, il quarto nel distretto di Mirandola, che si trova in via Giacomo Bove, a Cividale.
"Festeggiamo il Natale con tutte le nostre maestranze ma festeggiamo anche qualcosa di significativo.
Stiamo crescendo in maniera molto importante: siamo andati forse al di là anche di quelli che erano i nostri piani iniziali", dice Bonomi in una conversazione con l'ANSA. E' un percorso che mette insieme sviluppo, crescita occupazionale, ricerca, impegno sociale, legame con il territorio e sfide su un mercato internazionale.
"L'investimento è significativo: tutto da soli, non abbiamo avuto contributi. Ci porta a più che raddoppiare la nostra capacità produttiva. Ed è molto bello perché continuiamo a investire in Italia, ne siamo orgogliosi. E continuiamo a investire in un distretto che pochi conoscono, il secondo distretto del biomedicale anche se penalizzato: non abbiamo l'alta velocità, collegamenti, aspetta una tangenziale di cui si parla da trent'anni".
La crescita è anche in posti di lavoro: "Quando io ho preso l'azienda nel 2015 aveva poco più di 40 persone. Oggi siamo 220 e con questo nuovo stabilimento a regime assumeremo altre 100 persone". E non mancano le emozioni, progetti che con guardano al profitto: "Lo stent esofageo sviluppato con il Bambin Gesù di Roma è per pochissimi casi, dieci o dodici l'anno. Non c'è nessuna rilevanza di mercato ma restituisce la prospettiva di una vita normale a bambini che altrimenti sarebbero condannati ad una alimentazione per endovena. Lo vogliono dagli Stati Uniti anche se non ha una certificazione internazionale, hanno autorizzato l'importazione per uso compassionevole".
IL BIOMEDICALE
Un'occasione preziosa questo taglio del nastro, per ricordare l'importanza centrale - sul panorama italiano ed internazionale - del distretto biomedicale mirandolese e del "𝗸𝗻𝗼𝘄 𝗵𝗼𝘄" che il territorio sa esprimere.
Il Distretto Biomedicale di Mirandola, infatti, conta 𝗼𝗹𝘁𝗿𝗲 𝟭𝟬𝟬 𝗮𝘇𝗶𝗲𝗻𝗱𝗲 specializzate in prodotti plastici monouso ed elettromedicali con circa 5.000 posti di lavoro. Fra queste eccellenze spicca Sidam, fondata nel gennaio del 1991 da 𝗚𝗿𝗮𝘇𝗶𝗮𝗻𝗼 𝗔𝘇𝘇𝗼𝗹𝗶𝗻𝗶: esperto conoscitore del settore, il quale intuisce la necessità dei centri ospedalieri di eccellenza a livello internazionale di avere a disposizione dispositivi medici monouso, ovvero prodotti innovativi e realmente fruibili.
Oggi Sidam è un’impresa che copre tutte le fasi aziendali, dalle attività di R&D fino alle attività post-vendita, con lo scopo di garantire il massimo controllo sulla qualità dei prodotti e offrire al cliente innovazione e un servizio sempre più accurato. Attualmente Sidam lavora con 19 Paesi nel mondo e la spinta dell’export continua ad essere il motore della crescita.
Le autorità presenti - al fianco di 𝗔𝗻𝗻𝗮𝗹𝗶𝘀𝗮 𝗔𝘇𝘇𝗼𝗹𝗶𝗻𝗶, Amministratore Delegato di Sidam e figlia del fondatore del gruppo Graziano (anch'egli presente fra le autorità) - a partire dal prefetta Alessandra 𝗖𝗮𝗺𝗽𝗼𝗿𝗼𝘁𝗮, il presidente di Confindustria Carlo 𝗕𝗼𝗻𝗼𝗺𝗶, il sindaco Alberto 𝗚𝗿𝗲𝗰𝗼 e l'adsessore alle Attività Produttive Fabrizio 𝗚𝗮𝗻𝗱𝗼𝗹𝗳𝗶, e la consigliera regionale Palma 𝗖𝗼𝘀𝘁𝗶 nei rispettivi interventi, hanno sottolineato l'importanza centrale del distretto biomedicale mirandolese all'intero del tessuto economico del Paese.
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