Violenza sulle donne, da gennaio nella Bassa 53 vittime hanno chiesto aiuto
La scoperta della terribile morte di Giulia Cecchettin, uccisa a quanto pare dall'ex fidanzato, è avvenuta nel primo anniversario del martirio di Alice Neri, la mamma 32enne di Ravarino per il cui delitto è a processo Mohamed Gaaloul, un coetaneo cui lei avrebbe detto "no". La volenza sulle donne, che troppo spesso sfocia in tragedia, è un fenomeno diffuso, anche nel nostro territorio. Per quantificarlo, il centro Antiviolenza di base a Medolla dà qualche numero.
Nell’anno corrente, dal primo gennaio al 30 settembre il totale delle donne prese in carico è di 53, con 39 nuovi accessi. Nel 58 per cento dei casi si tratta di donne italiane, nel 29 per cento provenienti da paesi extra Ue, nel 12 per cento da paesi dell’Unione Europea. A rivolgersi ai centri sono state soprattutto giovani donne tra i 18 e i 24 anni seguite da donne tra i 34 e i 44 e tra i 25 e i 34 anni. A seguire la fascia di età delle donne che hanno chiesto aiuto va dai 45 ai 54 anni e dai 55 ai 64.
Nel 57 per cento dei casi si tratta di donne vittime di violenza coniugate o conviventi, nel 64 per cento dei casi con figli.
In questi giorni il centro Antiviolenza di Medolla è stato iscritto all’elenco regionale. Una notizia di fondamentale importanza che arriva a pochi
giorni dal 25 novembre, giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
Con la determinazione Regionale Num. 23859 del 13/11/2023 è stato inscritto all’Elenco Regionale dei Centri Antiviolenza e delle loro
dotazioni, infatti, il Centro antiviolenza denominato “Centro antiviolenza distrettuale U.C.M.A.N.” con sede a Medolla, in piazza Nilde Iotti.
L’istanza di iscrizione era stata presentata dall’Unione Comuni Modenesi dell’Area Nord.
"Noi assessore delle pari opportunità dell'Ucman, siamo liete di annunciare che il nostro Centro Antiviolenza a Medolla è ora incluso nell'elenco regionale – affermano le assessore alle pari opportunità di Cavezzo, Ilaria Lodi e la sindaca di Camposanto Monja Zaniboni - Questa opportunità ci consente di promuovere maggiormente il nostro impegno contro la violenza sulle donne nella nostra comunità. È fondamentale coinvolgere tutti, uomini compresi, in questa lotta cruciale. È responsabilità di ciascuno di noi, uomini e donne, unirci per contrastare questa terribile piaga".
Il centro antiviolenza dell’Unione comuni modenesi area Nord si avvale degli sportelli di Ascolto e Legale di Mirandola, del centro antiviolenza di Medolla appunto e degli sportelli di ascolto e legale di Finale Emilia.
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