Mirandola, si fa operare all’ernia a 101 anni e poi torna a casa più sana di prima
Operata a 101 anni per una rara ernia addominale. Eseguito dall’équipe di Chirurgia del Santa Maria Bianca diretta dal dottor Stefano Sassi con la collaborazione di anestesista e staff infermieristico, l’intervento è riuscito senza complicanze e la donna è stata dimessa il giorno seguente
MIRANDOLA - Operazione “speciale” all’Ospedale Santa Maria Bianca di Mirandola, dove grazie alla competenza dei chirurghi e dei professionisti del blocco operatorio una donna di 101 anni residente nel Distretto di Mirandola ha potuto rimuovere una rara ernia addominale che le causava disturbi intestinali.
Proprio uno di questi episodi l’ha costretta a recarsi al Pronto Soccorso di Mirandola, dove è stata accolta e visitata. Poi la presa in carico da parte dall’équipe di Chirurgia del Santa Maria Bianca, diretta dal dottor Stefano Sassi: una volta trattata l’occlusione, i professionisti si sono adoperati per rimuovere la causa di questa patologia, individuando nell’intervento chirurgico il miglior approccio possibile, viste le buone condizioni generali di salute della donna.
E l’intervento, durato mezz’ora ed eseguito dai chirurghi con la collaborazione dello staff infermieristico e dello specialista anestesista della Struttura complessa di Anestesia e Rianimazione di Area Nord diretta dal dottor Alessandro Pignatti, è perfettamente riuscito: nessuna complicanza, nessun problema neppure nel decorso postoperatorio, tanto che la donna è stata dimessa il giorno seguente. E anche al controllo effettuato a distanza di sette giorni dall’operazione la cittadina centenaria è stata “promossa” senza riserve.
Un intervento non facile, considerata l’età della paziente, svolto però con grande preparazione e precisione, che ne hanno determinato l’esito positivo. Da anni ormai - spiega una nota di Ausl Modena - la Chirurgia del Santa Maria Bianca rappresenta un’eccellenza, capace di affrontare con spirito di abnegazione e dedizione anche le sfide più difficili, come quella rappresentata dal periodo pandemico, da cui il reparto è uscito con ottimi risultati, recuperando la lista d’attesa che si era formata.
Nel 2022 sono stati eseguiti 546 interventi in chirurgia generale ordinaria e day hospital, 517 interventi ambulatoriali, cui si aggiungono 117 Port-a-Cath, installazione di dispositivi per la somministrazione di terapie adiuvanti, per un totale di 1180 interventi.
Commenta il dottor Stefano Sassi
"Il rapporto con la signora è stato da subito molto cortese e si è instaurato un clima disteso anche grazie alla sua simpatia. Quando le abbiamo prospettato la possibilità dell'intervento ha subito compreso, tanto che con fare serafico mi ha detto "Dottore, se c'è da fare lo facciamo".
Alla visita di controllo era contenta e ha ringraziato il personale. Credo che questo intervento rappresenti il risultato di un gioco di squadra, con la grande collaborazione da parte di tutti i professionisti coinvolti (anestesisti, infermieri, Pronto Soccorso e chirurghi) che ha consentito una presa in carico tempestiva e corretta".
Il dottor Sassi durante un'operazione
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