Estetica, espressività e decorazione | Due minuti dentro il Liberty modenese – di Francesca Monari
Estetica, espressività e decorazione | Due minuti dentro il Liberty modenese
Ed eccoci alla seconda di quattro uscite dedicate all’Art Nouveau, la rubrica nata dalla collaborazione con Sara Zoni….
Un’occasione unica per fare un vero e proprio viaggio alla scoperta dello Stile Liberty locale. Ferro, vetro e cemento, sapientemente lavorati, ci condurranno in un mondo colorato e a tratti stravagante, dalle forme morbide e sinuose e dalle linee fluide ed eleganti.
Alcuni edifici storici più di altri hanno il potere di conservare un fascino che resta intatto con il passare degli anni, restano attuali e moderni nonostante i segni del tempo.
Le loro mura sono dense di storia e sembrano attendere solo che qualche passante narri i fatti avvenuti al loro interno e riporti alla luce gli avvenimenti che li hanno visti nascere.
Erano i primi del 900, esattamente il 1911 quando a Carpi sorgeva lo sfarzoso “Grand Hotel Dorando”. Oggi, al suo posto, c’è la Cassa di Risparmio.
Voluto dal celebre maratoneta Dorando Pietri e dal fratello Ulpiano, fu finanziato interamente dal primo con i proventi della carriera sportiva.
Il progetto fu firmato da uno dei rappresentanti dell’Art Nouveau che operarono a Modena nel periodo a cavallo tra ‘800 e ‘900: l’architetto Arturo Prati, esponente emiliano del rinnovamento modernista.
Un edificio come questo, in virtù della posizione centrale occupata e della fama della famiglia committente, testimoniava la volontà di una città come quella di Carpi di ravvivare il proprio prestigio.
Se ci si sofferma ad immaginare che a quell’epoca a varcare le porte di questo edificio, all’apparenza fin troppo sobrio, erano viaggiatori di tutto il mondo non si può non chiedersi quanto di conservato del progetto originale ci sia rimasto.
Se ci si sofferma invece ad osservare, i dettagli Liberty sono distribuiti sapientemente con grande raffinatezza su ogni dettaglio della facciata. Partendo dall'alto colpiscono i volti umani che decorano la parte inferiore delle grondaie e le finestre del piano terra.
A seguire i motivi floreali dipinti sotto il tetto, quelli che decorano la parte superiore delle finestre del primo piano e gli splendidi parapetti.
Appaiono poi i dettagli geometrici che decorano la parte inferiore delle finestre del secondo piano.
E anche in questo caso la modernità e l'innovazione del progetto del Prati restano evidenti agli occhi di chi guarda. Ed è proprio in virtù dello straordinario potere di accompagnare l'osservatore in epoche lontane che luoghi così meritano di essere raccontati.
Trovate Sara e le sue “Storie in Liberty” qui: https://www.instagram.com/storieinliberty/?hl=it

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