Alice Neri, chiuse le indagini sull’omicidio della giovane mamma di Ravarino
CONCORDIA- A quasi un anno dal terribile omicidio di Alice Neri la Procura della Repubblica di Modena ha ufficialmente chiuso le indagini sul delitto della 32enne e gli esiti dell'inchiesta sono stati notificati oggi pomeriggio a Mohamed Gaaloul detenuto- dopo essere stato arrestato in Francia- al carcere di Sant'Anna.
Gaaloul risulterebbe indagato per diversi reati: omicidio, violenza sessuale, distruzione di cadavere, tentata estorsione e spaccio di stupefacenti.
Gli inquirenti in questi mesi hanno ricostruito le ultime ore di vita della donna in compagnia del giovane tunisino. Secondo l'accusa i due si sarebbero incontrati intorno alle 3.40 e, dopo aver trascorso qualche ora al bar, si sarebbero recati- a bordo della Ford Fiesta bianca della vittima- nei pressi di un argine nelle campagne concordiesi sostando dalle 4 alle 5.12, per poi spostarsi nella zona di Fossa dove si è poi consumato l'omicidio.
L'uomo, a detta degli inquirenti, avrebbe attinto la vittima "con colpi d'arma bianca, per poi distruggere il cadavere occultandolo nel bagagliaio e dandovi fuoco. A tal punto punto da giungere a pressoché completa carbonizzazione dei resti".
Secondo l'accusa l'omicidio sarebbe avvenuto a seguito di un tentativo di violenza sessuale all'esterno dell'auto, durante il quale Gaaloul avrebbe strappato il reggiseno della vittima: un'ipotesi supportata, per gli inquirenti, dal ritrovamento della spallina strappata a qualche metro dal veicolo carbonizzato.
Gaaloul sarebbe poi indagato per un ulteriore reato, quello di tentata estorsione, che nulla ha a che fare con il caso Neri. Il 29enne rifiutando di restituire un prestito di 1900 euro a una donna - che non aveva nessun legame con Alice come in un primo luogo era emerso- l'avrebbe "minacciata di diffondere a terzi (in particolare parenti e conoscenti) il contenuto di documenti video che la ritraevano intenta ad avere rapporti sessuali con la sua persona ovvero ad assumere sostanze stupefacenti".
L'inchiesta sembra inoltre aver riscontrato che Gaaloul fosse dedito allo spaccio di stupefacenti. Un'ipotesi supportata, stando a quanto ricostruito dagli inquirenti, da diverse cessioni di cocaina e hashish ad almeno quattro diversi acquirenti nel corso dell'estate del 2022.
Ora Gaaloul avrà a disposizione venti giorni per richiedere di essere interrogato dal magistrato e fornire una propria versione.
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