Bomporto, la copertura della piscina non verrà sostituita: la sindaca spiega il perchè
BOMPORTO- La sindaca di Bomporto interviene e chiarisce i motivi per i quali l'Amministrazione comunale ha deciso di non sostituire l'attuale copertura della piscina che comporterà la chiusura dell'impianto il prossimo inverno.
Le dichiarazioni della sindaca:
"E 'uscito un articolo che spiega bene perché abbiamo deciso di non sostituire la copertura della piscina di Bomporto e mantenere il sistema attuale, ma per pigrizia o comodità di chi vuole alimentare le polemiche, ci si ferma al titolo e i commenti che si leggono sotto a questo corrispondono alla reazione di chi non vuole approfondire e si limita alla superficie.
Il consigliere Bevini, di cui ho letto un commento, invece ha centrato meglio il punto: i costi sono lievitati ed oggi non è possibile immaginare, alle attuali condizioni di mercato, un investimento per sostituire la copertura, motivo per cui non entrerà a far parte degli investimenti a breve termine. Questo però non significa che non riaprirà più in inverno, solo che per questo inverno dovremo di nuovo farne a meno.
Riavvolgo la pellicola e spiego/ripeto alcuni passaggi: lo scorso autunno abbiamo eseguito gli interventi urgenti per poter avere un gestore da gennaio ad agosto 2023 con l'intento di fare successivamente i lavori più incisivi anche sulla copertura e cercare un gestore per più anni con un impianto completamente rinnovato.
Il bando è andato deserto perché i costi energetici hanno bloccato i gestori, che già erano in difficoltà nella gestione di impianti dove avevano obbligazioni attive, che non volevano impegnarsi in nuovi investimenti.
Abbiamo individuato, con un secondo bando, il gestore per il periodo estivo.
Nel frattempo abbiamo affidato uno studio di fattibilità per programmare con elementi oggettivi il tipo di copertura più adatto. Le alternative su cui abbiamo chiesto di fare valutazioni erano due: copertura a soffietto scorrevole su binari che permetterebbe di essere aperta e chiusa in base alle necessità o copertura fissa sulle vasche esistenti e realizzazione di una vasca ludica aggiuntiva che rimarrebbe sempre scoperta per il periodo estivo.
Oltre a questi quesiti, abbiamo chiesto anche una valutazione dei costi per la sistemazione definitiva degli spogliatoi e della struttura che ospita la sala macchine.
Lo studio ci ha restituito in modo molto chiaro, esaustivo e inequivocabile che in entrambe le soluzioni l'investimento non ci permetterebbe di raggiungere risparmi energetici apprezzabili a fronte del costo complessivo dell'intervento, i costi totali sarebbero troppo elevati a fronte del bacino di utenza che l'impianto potrebbe intercettare, con la difficoltà a rientrare dell'investimento in un tempo di 10-15 anni e che anche utilizzando il finanziamenti a tasso zero, il costo che dovrebbe sostenere l'ente, anche tenuto conto dei canoni che potrebbe richiedere al nuovo gestore, sarebbe eccessivamente elevato rispetto al bilancio del Comune e rispetto alle priorità di investimenti che abbiamo fissato per i prossimi anni.
Contemporaneamente abbiamo sondato informalmente il mercato per capire se i maggiori gestori di impianti natatori in regione fossero interessati a partecipare ad un bando per l'inverno 23-24 ed estate 24, anche a fronte di garanzie di intervento sui costi energetici in caso di nuovi aumenti. Risposta negativa
Risultato: abbiamo deciso di investire per una sistemazione definitiva degli spogliatoi, integrando con quanto già fatto nell'inverno 22-23 e di ripristinare i locali tecnici che al momento versano in condizioni precarie. La copertura non sarà sostituita e quando sarà necessario acquistarne una nuova per il deperimento di quella attuale, potremo direttamente comprarne una identica senza perdere tempo in valutazioni che abbiamo già svolto.
Non avendo necessità di aprire l'impianto nell'inverno, potremo eseguire i lavori nei prossimi mesi e in contemporanea uscire con un bando per almeno 5 anni con apertura estiva e invernale come era prima del 2022.
Precisazione: gli spogliatoi attualmente non sono pericolanti e la normativa permette di utilizzarli così come sono, ma per una precisa scelta nostra, mentre mettiamo le mani alla struttura, vogliamo farlo in modo definitivo ottenendo una resistenza sismica del 100%.
Stessa cosa per la sala macchine, non abbiamo obblighi particolari, ma trovandoci nella possibilità di fare l'intervento, preferiamo approfittarne ora con l'impianto chiuso e non rischiare di dover intervenire in un secondo momento mettendo di nuovo a rischio la continuità dell'apertura.
Altra considerazione: ovviamente ci spiace per i dipendenti che per un'altra stagione invernale dovranno lavorare altrove, ma le scelte dell'Amministrazione devono tener conto di tanti aspetti e in questo caso, l'interesse della comunità va altre e se i gestori non si vogliono mettere in gioco, non possiamo imporlo noi.
Non riteniamo giusto indebitarci per cifre che superano i 3.5 milioni di euro quando abbiamo una scuola primaria a Bomporto che necessita di ampliamenti, posti nido insufficienti o quando abbiamo la necessità di pensare a soluzioni per risolvere il problema della caserma dei carabinieri di cui si parla da tanti anni".
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