Ganzerli (Pd): “Su Aimag il Pd piange, ma la destra non ha nulla da ridere”

Se il PD piange, a causa degli errori gravi della federazione provinciale e degli amministratori di Carpi e dei comuni al seguito su AIMAG, la destra non ha alcun motivo per ridere e salire in cattedra.  Il Comune di Novi è amministrato da civici di destra e il Consigliere Golinelli ha approvato il documento del vecchio patto di sindacato che proponeva la cessione del controllo di AIMAG ad Hera per un piatto di lenticchie: senza il nostro intervento, del gruppo consigliare PD di Mirandola, per essere chiari, avrebbero concluso a tarallucci e vino. I primi ad indebolire la Bassa sono stati loro, con la sciagurata rottura dell’Unione: se vale la logica del più forte, può sempre saltar fuori uno più forte di te; se vale il “fai da te”, anche altri fanno da sé e chiedere solidarietà diventa a quel punto meno credibile.

In tutta la vicenda brilla l’assenza del sindaco di Mirandola. Non pretendevamo certo che riuscisse a svolgere un ruolo di regia, ma non è stato nemmeno una comparsa, visto che ha delegato un assessore ed ha taciuto. Invece di pensare solo alla campagna elettorale, sarebbe opportuno che la destra locale si preoccupasse di quel che resta da fare, perché la vicenda AIMAG non è affatto conclusa. Il comune di Carpi e il suo seguito si stanno affannando a spergiurare  che non hanno ceduto e non cederanno il controllo dell’azienda: non sono molto credibili dopo quello che hanno fatto e ad ogni modo non possono certo pensare che si possa girare pagina come se niente fosse successo e, soprattutto, non possono pensare che per difendere il controllo pubblico di AIMAG bastino le loro parole: bisogna cambiare radicalmente la loro impostazione, altrimenti il destino di AIMAG è segnato.