Massa Finalese, omicidio Rocco De Salvatore: “Tante liti con la compagna”
FINALE EMILIA - Continua il processo volto ad accertare i fatti che hanno portato alla morte del pensionato Rocco De Salvatore, trovato senza vita nel letto della propria abitazione di Massa Finalese lo scorso 31 luglio. Imputati per l'omicidio dell'uomo sono Samia El Harim, compagna dell'uomo, e Angelo Barbato, accusati di aver ucciso Rocco De Salvatore somministrandogli un mix di 12 psicofarmaci, allo scopo di derubarlo e utilizzare il suo appartamento.
Nel corso dell'udienza di ieri, 15 giugno, è stata sentita, in qualità di testimone dell'accusa, l'ex compagna di uno degli imputati, Angelo Barbato. La donna ha spiegato come, nel corso di una conversazione con Barbato, questi gli avesse detto "L'ha mandato in ospedale, gli ha sfondato la milza", riferendosi ad un presunto episodio di violenza dell'altra imputata, Samia El Harim, nei confronti di Rocco De Salvatore. L'episodio è stato ricordato anche da una delle figlie del pensionato, sentita nell'udienza di ieri per fare chiarezza sul tipo di rapporto tra il padre Samia El Harim. La figlia di De Salvatore ha confermato che i due avessero una relazione, spiegando, però, che i due litigavano spesso.
Un litigio - ha riportato la figlia di De Salvatore - sarebbe avvenuto anche il giorno prima di quello in cui i figli dell'uomo lo soccorressero per un'emorragia alla milza: si tratta probabilmente dello stesso episodio riportato nella sua testimonianza dall'ex compagna di Barbato, anche se - riporta la figlia di Salvatore - l'uomo aveva giustificato l'emorragia con una caduta.
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