Dalla pressione fiscale alle infrastrutture, le richieste delle associazioni di categoria ai candidati sindaci di Camposanto
CAMPOSANTO - Meno burocrazia e pressione fiscale, promozione turistica e commerciale del territorio, il tema della sicurezza nei comuni, infrastrutture e collaborazione tra le amministrazioni locali. Sono queste alcune delle tematiche che le associazioni di categoria del territorio (Confesercenti, Cna, Confcommercio e Lapam) hanno portato all'attenzione dei candidati sindaco al comune di Camposanto, Monja Zaniboni (centrosinistra) e Daniele Manfredini (centrodestra).
"Il tessuto economico, - spiegano Confesercenti, Cna, Confcommercio e Lapam - nonostante la lunga crisi e il perdurare delle incertezze che condizionano le prospettive del paese e i duri colpi subiti dal COVID-19, realizza più di due terzi del fatturato totale e garantisce la metà degli occupati. Il conflitto Russo-Ucraino ha destabilizzato le prospettive economiche a breve e medio termine, causando un'impennata dei prezzi dei prodotti energetici e contribuendo in modo determinante all'esplosione dell'inflazione. Inflazione che potrebbe essere il volano di una futura stagnazione economica globale, fenomeno che potrebbe mettere sotto pressione tutti i principali asset economico-commerciali dei nostri territori, ed è proprio in questi scenari, che crediamo che le amministrazioni pubbliche locali possano giocare un ruolo fondamentale nel supporto delle aziende che, tutti noi, rappresentiamo". Tra i temi illustrati ai candidati, spiegano le associazioni di categoria attraverso una nota stampa: fiscalità locale, con particolare attenzione alla pressione fiscale locale (tasse, imposte, tributi, tariffe, addizionali) che incide mediamente sulla tassazione totale delle imprese per quasi il 22%. Appare necessario invertire la tendenza attraverso una razionalizzazione della spesa corrente, un recupero dell'evasione dei tributi locali/imposte/tariffe/ticket/contravvenzioni ed una efficiente rivisitazione dell'organizzazione amministrativa. Con l'uscita del Comune di Mirandola dall'Unione, si è chiesto ai candidati di definire a breve quale sarà il progetto futuro di gestione dei servizi e la loro sostenibilità economica. Ciò corrisponde all'interesse generale delle comunità locali e aiuta a dare più voce in capitolo e peso ai nostri territori nella dialettica istituzionale/politica.
Infrastrutture per lo sviluppo: le associazioni già da diversi anni hanno posto particolare attenzione al tema della viabilità e delle infrastrutture, in particolare si richiede al più presto la realizzazione del secondo stralcio della tangenziale capace di collegare la strada provinciale 568 e la provinciale 2. Occorre definire progetti di abitativa residenziale che favoriscano soprattutto i giovani vista comunque la crescita registrata negli ultimi anni della popolazione del Comune. Abusivismo: chiediamo maggiori e più incisivi controlli nonché opportuni provvedimenti sanzionatori, al fine di contrastare la diffusione di questa economia sommersa che danneggia molti settori dell'artigianato, dei servizi e del commercio. Sicurezza: dobbiamo mettere sempre più in condizione gli esercenti di rafforzare gli strumenti di difesa passiva, continuando ad investire sul Fondo Sicurezza della Camera di Commercio prevedendo di allargarlo al tema della sicurezza informatica per arginare truffe e frodi in rete e, perché no, prevedendo bandi ad hoc per progetti di videosorveglianza che coinvolgano esercenti posti su una stessa via. Commercio e turismo: valorizzazione e sostegno delle piccole e medie imprese al fine di elevare la qualità dei progetti di valorizzazione commerciale dei centri storici, dei centri di vicinato e degli assi commerciali naturali per puntare ad un commercio di qualità inserito in una gradevolezza dei luoghi, in sinergia con le eccellenze agroalimentari espresse dal settore agricolo locale. I candidati hanno condiviso, con il suggerimento delle associazioni, di verificare, attraverso uno studio elaborato dai propri centri di assistenza, se l'attuale offerta commerciale corrisponde alle necessità dei cittadini o se necessitano di nuove offerte che potrebbero essere accompagnate da contributi comunali per l'avvio.
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