Superbonus 110%, è davvero un’opportunità? Ne parliamo con la cavezzese Edilcam S.r.l.
Sbilanciamento del rapporto domanda-offerta, scadenze fissate in tempi ridottissimi, una giungla burocratica – ricca di imprevisti - nella quale addentrarsi. Il Superbonus 110% non è solo luci, come evidenziano i vertici della storica azienda cavezzese Edilcam S.r.l. (QUI qualche informazione in più). Una realtà solida, che, nel settore delle costruzioni, opera dagli anni Novanta e, quindi, non necessita del supporto degli incentivi per proseguire nel proprio percorso di crescita.
Volto a promuovere l’efficientamento sismico ed energetico delle nostre città, il Superbonus prevede una detrazione pari al 110%, sulle spese sostenute da coloro che scelgono di intervenire sull’isolamento termico e sulla resilienza degli edifici, di cui sono proprietari. Lo sgravo fiscale è richiedibile da qualunque soggetto abbia partecipato finanziariamente all’intervento di ristrutturazione – sia esso una persona fisica, una cooperativa, o una onlus. Naturalmente, un sostegno economico così cospicuo da parte dello Stato, ha determinato un boom di richieste in questo senso (ne abbiamo parlato QUI), le quali tuttavia non si sono sempre indirizzate verso una crescita virtuosa del settore edilizio. Date queste premesse, come si può fare in modo che il Bonus sia davvero conveniente? Come distinguere tra chi è affidabile o no? Ne parliamo con chi ha esperienza notevole del settore, i vertici di Edilcam.
“Le criticità legate al bonus sono notevoli”, spiegano i responsabili, “avrebbe dovuto essere strutturato in altro modo. Generalmente, c’è poca chiarezza circa la cessione del credito: spesso, occorre affidarsi a commercialisti che seguano l’iter, perché la procedura è complessa. Certo, la richiesta di interventi ha creato tantissimo lavoro per le imprese edili, forse troppo. Siamo arrivati al punto che la domanda supera l’offerta: non si trovano più i materiali, e quello che resta sul mercato ha un prezzo raddoppiato. Colla, polistirolo, tasselli, reti, legno, addirittura i ponteggi – un tempo quasi regalati – costano moltissimo, proprio perché l’enorme richiesta ha portato alla speculazione. Il settore, quindi, si trova a un bivio: entro il 30 giugno occorrerà aver completato il 30% degli interventi, in caso contrario le ricadute per i committenti possono essere pesanti. Noi di Edilcam seguiamo un’altra linea: accettiamo esclusivamente le commesse che sappiamo di poter portare a termine e i clienti ci premiano per questo. Alla quantità, preferiamo la qualità”.
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