Novi, variante via Bosco: un progetto innovativo, strategico e attento all’ambiente
NOVI- Alla presenza dei presidenti delle province di Modena e Reggio Emilia Gian Domenico Tomei e Giorgio Zanni,
nonché grazie alla preziosa collaborazione dei tecnici pubblici e privati, giovedì 10 febbraio è stato presentato il progetto
preliminare della variante via Bosco.
La variante costituisce un'importante punto di svolta per le due zone industriali. Il progetto è frutto innanzitutto di un grande lavoro di confronto con le realtà imprenditoriali locali che lamentano da anni una forte difficoltà nel collegamento con l'autostrada del Brennero. Inoltre, la realizzazione di tale opera, consentirà di creare una zona industriale integrata, con ricadute positive in termini di economie di spesa e consentendo la realizzazione di servizi aggiuntivi, quale per esempio la possibilità di istituire un servizio di mensa, tutt'ora assente in entrambe le aree. "Diversi imprenditori mi hanno segnalato tale problema, che trova reale riscontro almeno per il Comune che rappresento, in un alto numero di lotti invenduti e di capannoni sfitti- afferma il sindaco di Novi Enrico Diacci- Inoltre la mancanza di questo agile collegamento comporta il transito di un consistente numero di tir e furgoni, provenienti dell'Area Nord, nelle strette vicinanze del centro di Novi. Automezzi che devono attraversare il nucleo cittadino per raggiungere il casello più vicino, passando per la strada provinciale 413 che porta a Moglia. La variante quindi non interesserà solo Novi e Rolo ma sarà un ponte operativo, un passaggio strategico tra la provincia di Modena e quella di Rolo". "La variante sud di Rolo verso Novi è strategica perché potrebbe liberare i centri urbani dei due comuni dal traffico di passaggio, migliorando al contempo la viabilità di accesso all'A22, rendendo ancora più attrattivo il nostro territorio- spiega Luca Nasi, sindaco di Rolo- La realizzazione della tangenziale di via Bosco risulterebbe davvero una svolta per la nostra comunità in quantosi potrebbe re-immaginare in centro storico di Rolo. Questo progetto di fattibilità tecnica ed economica è il primo passo della concreta realizzazione dell'opera attesa da oltre un decennio. Tale progetto che oggi si concretizza è il frutto della lungimirante visione delle Amministrazioni comunali del Centro sinistra per Rolo, che grazie alla perseveranza a alla continuità non hanno mai smesso di pensare che Rolo si meritasse una tangenziale degna di questo nome". Una variante che sarà realizzata nel completo rispetto del relativo impatto ambientale, che non prevede opere faraoniche o di grande impatto ma che scorrerà, dritta, verso l'autostrada. La variante, della lunghezza di circa 3 chilometri, inizierà presso l’intersezione tra via Serragli e la strada provinciale 413 a Novi e costeggerà quella di Rolo, dove si potrà accedere facilmente alla strada provinciale 46, che porta direttamente al relativo casello autostradale. Ma veniamo ai costi di realizzazione. I fondi, che ammontano a circa 12 milioni di euro, saranno stanziati dalla società “Autostrada del Brennero SPA” all’interno delle opere previste per il miglioramento dell’accesso ai propri caselli. Tale opera è nelle priorità della società e, appena l’iter di concessione sarà concluso, “Autobrennero” potrà concretizzare quanto presentato. Per essere immediatamente operativi è stato quindi affidato uno studio di fattibilità tecnica ed economica in modo da essere pronti a partire, appena arriverà conferma delle relative risorse. In merito ai tempi il discorso è questo: la presentazione del progetto preliminare è stata un'operazione tecnicamente e amministrativamente molto articolata, che ha visto il coinvolgimento di quattro enti. I Comuni di Novi di Modena e Rolo e le Provincie di Modena e Reggio Emilia. Tutte le pubbliche amministrazioni hanno provveduto ad approvare, in questi anni, la convenzione per la realizzazione del progetto. Ora siamo in attesa del rinnovo della concessione pubblica ad Autobrennero, che sosterrà economicamente il progetto. “Innovazione e rispetto per l'ambiente sembrano due parole contrapposte. Ma non è così. Primo perché non si tratterebbe di creare nuovi flussi veicolari, ma di convogliare quelli esistenti all'interno di un percorso adatto alle esigenze imprenditoriali del territorio. Un tragitto che scorrerà lontano dai centri abitati e di minore lunghezza rispetto alla viabilità attuale, con una diminuzione dei relativi consumi e minori emissioni inquinanti- affermano i sindaci Diacci e Nasi- Ma al di là di questo discorso siamo convinti di avere le conoscenze tecniche per poter realizzare un'opera non invasiva e in grado di rispettare la flora e la fauna del nostro bellissimo territorio. Ringraziamo quindi i presidenti Gian Domenico Tomei e Giorgio Zanni, gli uffici tecnici provinciali e la società “Autobrennero SPA” per la grande opportunità che ci viene offerta. Perché la realizzazione di nuove opere e strade non va soppesata solo considerando la quantità di cemento, ferro e asfalto utilizzati. Va vista in un’ottica di insieme. Cercando di trovare una soluzione che parta dalle esigenze che il territorio esprime, portandole a poter creare nuove opportunità, senza togliere nulla alla qualità della vita. Questo è fare buona politica, questo è il vero progresso. E poterlo fare collaborando tra enti diversi è ancora meglio”.
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