Mirandolexit, anno nuovo, nodi al pettine: dalla polizia locale ai tributi, tutte le criticità dell’addio mirandolese
1 GENNAIO 2022 - Anno nuovo, nodi "al pettine": si potrebbe sintetizzare con questa formula l'imminenza dell'addio mirandolese all'Unione dei Comuni Modenesi Area Nord, che, per alcuni servizi, diventa fattuale già in questo debutto di 2022. In effetti, gli ambiti della polizia locale, dei tributi, del SUAP e dell'educazione ambientale si apprestano a essere svincolati dal sistema UCMAN, allo scoccare del nuovo anno. Una sfida che non risulta tuttavia priva di criticità, né per il municipio uscente, né per l'Unione: a pendere sulla delibera promossa dall'amministrazione Greco, la sentenza del Consiglio di Stato, attesa a giorni, mentre, per quanto riguarda l'ente guidato da Alberto Calciolari, diverse sono state le contestazioni circa le capacità assunzionali apportate dai sindacati.
Questioni complesse, che coinvolgono tanto l'ambito politico, quanto quello giuridico-amministrativo: al momento, l'addio mirandolese sta procedendo in maniera scaglionata, con una progressiva rescissione dei servizi conferiti. Una uscita alla spicciolata, pezzo dopo pezzo. Nel 2022, verranno internalizzati gli ambiti concessi nel 2017, mentre nel '23 toccherà a quelli affidati nel 2018 (scuola col servizio mensa e trasporto scolastico in primis). Il tutto si accelererebbe qualora il Consiglio di Stato propendesse per una legittimazione della Mirandolexit: allora, la città dei Pico potrebbe recidere immediatamente e in toto i propri legami con UCMAN; in caso contrario, l'intero percorso si arresterebbe, con un ritorno alla situazione iniziale.
Stante tale incognita, la riorganizzazione è già iniziata: per quanto riguarda la polizia locale, trenta agenti rimarranno in Unione, sotto la guida probabilmente del comandante Euro Bellei. Si occuperanno quindi dei territori di San Felice (dove resterà il comando generale), Concordia, Medolla, San Prospero, Camposanto e San Possidonio, mentre Cavezzo e Finale continueranno ad avvalersi di presidi propri. Più complessa la situazione di Mirandola, che si affrancherà potendo far conto al momento su quattordici operatori, gestiti dal comandante Gianni Doni (ex stimatissimo vice segretario dell'Unione, sostituito dall'avvocata Barbara Bellentani). Un contingente già giudicato insufficiente, con una carenza di almeno sette uomini e una significativa assenza di ispettori. Mirandola è un comune ampio, che, per far da sé in questo ambito, necessita di forze maggiori: già pronto il bando.
La penuria di personale viene rimproverata anche ad UCMAN, accusata dai sindacati di aver impropriamente delegato al municipio di Via Giolitti le capacità assunzionali, favorendo quindi tagli ed esternalizzazioni. "L’Unione, anziché programmare un pacchetto di assunzioni per permettere ai servizi di funzionare, decide di tagliare le capacità assunzionali, trasferendole impropriamente al Comune di Mirandola, sebbene quest’ultimo abbia tutte le possibilità di assumere", hanno commentato le rappresentanti sindacali Marchesini (CGIL) e Torricelli (CISL). Accuse respinte da parte del presidente Alberto Calciolari, che ha stornato sulla Mirandolexit i ritardi denunciati dai sindacati: "Tengo a precisare che diverse richieste dei sindacati su salario accessorio, produttività e progressioni sono state accolte, altre lo saranno, anche se in ritardo, ma è un ritardo dovuto essenzialmente alle conseguenze della cosiddetta Mirandolexit, che ha causato un oggettivo surplus di lavoro a carico degli uffici".
- Il trasporto pubblico che vorrei, le associazioni lo disegnano con Amo
- Mercato libero, Emilia-Romagna in linea con la media nazionale sulla luce, mentre il gas cresce meno che nel resto d'Italia
- Unimore ha conferito il titolo di professore emerito a Sonia Bergamaschi e Luigi Grasselli
- Modena parla inglese, boom di turisti stranieri in Acetaia comunale
- Sonia Bonfiglioli designata nuova presidente di Confindustria Emilia per il quadriennio 2025-2029
- Autobus, dal 23 aprile a Modena 50 corse in più sulle linee 1, 7 e 8
- Strada deformata, limite dei 30 km/h sulla via Giardini tra Maranello e Serramazzoni