Pericoltura, a Mirandola gli addetti riuniti per discutere del futuro del settore: “Dalla catastrofe, al cambiamento per la rinascita”
MIRANDOLA - "Dalla catastrofe, al cambiamento per la rinascita": è eloquente il titolo prescelto per il convegno di imprenditori agricoli, svoltosi presso l'Auditorium Rita Levi Montalcini nel pomeriggio di lunedì 25 ottobre. Una riunione partecipatissima, coordinata dal mirandolese dottor Luigi Golinelli, alla quale sono affluiti esperti e operatori del settore provenienti da tutto il Nord Italia: un'adesione geograficamente trasversale, segnale inequivocabile di un disagio drammatico. Del resto, proprio la filiera agricola delle pere, è stata fra le più colpite da catastrofi naturali, cambiamenti climatici e parassiti di diversa specie: tale mix inedito di avversità è stato capace di mettere in ginocchio la gran parte dei coltivatori, che hanno potuto immettere sul mercato unicamente un sesto del raccolto consueto. "Il concorrere di questi elementi ha fatto sì che le raccolte risultino quasi inesistenti, determinando la sparizione di circa l’80% del fatturato. E’ un vulnus drammatico, che non consentirà a tanti colleghi di rientrare delle spese sostenute per la gestione degli impianti, con una conseguente, eguale ricaduta su tutta la filiera: a risentirne, grossisti, cooperative, linee di lavorazione e anche i tanti lavoratori stagionali, annualmente impegnati nella raccolta della frutta", ci aveva raccontato Luigi Golinelli (QUI l'intervista integrale).
Fra interventi tecnico-agronomici, testimonianze di addetti del settore ed esperti di politiche agrarie, il convegno del 25 settembre ha ribadito le ragioni dei pericoltori, che, nonostante le numerose interpellanze poste al mondo della politica (regionale e nazionale), non hanno ancora ricevuto riscontri concreti. "Non abbiamo ambizioni velleitarie", ha tuonato dal palco Alfonso Palmieri, imprenditore agricolo locale, "ma vogliamo risposte. Senza liquidità non si può andare avanti: chiediamo esoneri fiscali, non sgravi. Fino ad ora, la Regione si è dimostrata incoerente, professando la volontà di contribuire alla rinascita del nostro settore, senza però agire fattivamente per rivitalizzarlo". Tanti i politici in platea: da Enrico Aimi, a Palma Costi, passando per Guglielmo Golinelli, Alberto Greco, Antonio Platis e la senatrice ex M5S Rosa Silvana Abate.
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