L’Ucman resta spaccato: “Il nostro progetto snobbato dalla politica ufficiale”
SAN FELICE- La "questione Ucman" è diventata una delle principali beghe politiche di cui si discute ormai abbondantemente da qualche settimana. Ognuno vuole dire la sua, è giusto, ma sembra proprio che non si riesca a trovare la quadra su una situazione spinosa che richiederebbe una posizione coordinata e coerente delle forze politiche, che invece sembrano più che mai segmentate e ferme sulle individuali convinzioni.
Il dibattito continua su più fronti e dopo precisazioni e smentite di (in ordine) Fratelli d'Italia, Partito democratico, Lega e Forza Italia arriva quella della lista civica Noisanfeliciani.
"Abbiamo atteso che le forze politiche si esprimessero sulla situazione che si sta generando in Ucman alla luce delle presunte voci di un accordo Pd-Lega sul nome del nuovo presidente dell’Ente. La nostra perplessità è ancor più forte nel vedere che in questa settimana di “scaramucce politiche”, nessuno, né da destra né da sinistra, abbia avanzato alcuna proposta sull’Ente stesso: chi chiamato a smentire, chi chiamato a evocare pesci d’Aprile e chi pronto a procrastinare una decisione.Quello che a Noisanfeliciani, e a tutte le forze civiche, “sconvolge” è come la politica ufficiale (purtroppo oggi con la P minuscola), non abbia minimamente preso in considerazione il “grido di dolore” dei segretari generali Calignano e Carapezzi e non abbia speso alcuna parola sulle difficoltà dell’Ente e soprattutto non abbia avanzato alcuna proposta sulle azioni necessarie e urgenti per un suo rilancio.
Quello che ci lascia perplessi è quindi la totale incuranza del fatto che queste “scaramucce politiche” incidano sui Servizi da corrispondere a ben 85mila cittadini, che ricordiamoci, ci hanno votato per rappresentarli e per svolgere quel mandato rappresentativo che sta alla base della democrazia. Ricordiamo infine a tutti coloro che siedono sui banchi di Ucman, che noi civici siamo disponibili, a sostenere un progetto condiviso per il bene delle nostre comunità, al di là del nome del presidente o del colore che lo rappresenti, pur di mettere al centro i cittadini e le loro necessità. Nei mesi scorsi abbiamo, infatti, presentato un progetto: valido, concreto e credibile che è stato “snobbato” dalla politica ufficiale. Ecco, pensiamo che sia finalmente giunto il momento di dare seguito concretamente all’UNIONE, altrimenti, purtroppo, dovremo dare ragione ai nostri vecchi che dicevano: “Ognun per sé e Dio per tutti”.
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