Pericoltura, gli agricoltori propongono sette punti per arginare la crisi: “Uniamoci, saremo più forti”
MIRANDOLA E DINTORNI – E’ una crisi senza precedenti quella che sta investendo tanti impianti di pere della nostra area geografica: avversità climatiche, infestazioni e parassiti hanno inflitto un colpo durissimo a questa antica e pregiata coltura, che, ad oggi, rischia seriamente di scomparire (ne abbiamo parlato QUI). Di fronte a questa calamità inedita, diversi produttori stanno scegliendo di organizzare un fronte comune, tentando di far udire in maniera più marcata il proprio grido di sofferenza alle istituzioni. “Ho creato la chat Pere a due euro al fine di poter raccogliere pareri e punti di vista dei colleghi produttori:” spiega Luigi Golinelli, mirandolese e titolare, assieme al fratello Massimo, di diversi ettari di pereto, “inizialmente eravamo qualche decina, ora siamo quasi centocinquanta. Agricoltori della Bassa Lombardia, del Veneto e del Ferrarese mi contattano, per avere maggiori informazioni sulla nostra iniziativa: è il chiaro segno di un disagio fortissimo, che coinvolge tutto il settore. In effetti, questo comparto, è animato da operatori, imprenditori, cittadini, che pagano le imposte e rispettano le leggi, contribuendo alla creazione della ricchezza a livello nazionale e regionale. Inoltre, abbiamo garantito lavoro anche durante la pandemia e nei momenti di crisi economica conclamata.
Non abbiamo alcuna velleità di sostituirci ad associazioni o cooperative, desideriamo unicamente essere ascoltati dalle istituzioni, che, nonostante una radicata consapevolezza delle criticità della situazione, continuano a non fornire risposte. A questo proposito, desideriamo presentare alla Regione una petizione in sette punti, con l’obiettivo di salvaguardare un settore che merita un futuro grande come la sua storia. ”
Di seguito, i sette punti fondamentali della petizione, che verranno ulteriormente approfonditi in una riunione pubblica giovedì 15 luglio, alle 20.30, presso il ristorante mirandolese Da Saul:
- Esonero contributivo, immediato e totale per gli anni 2020 e 2021;
- Aumento consistente della dotazione di 105 milioni di euro del fondo di solidarietà;
- Erogazione di un ristoro (30%) sul fatturato del 2021, con riferimento sull’anno 2020, da parte dell’Agenzia delle Entrate MEF;
- Apertura di una misura REGIONALE sul PSR 2021 e 2022, su ripristino del potenziale produttivo, danneggiato da calamità naturali, avversità atmosferiche ed eventi catastrofici (non solo il bando per Impianto antibrina e antipioggia, e l’acquisto dei bruciatori e ventole antibrina), ma su misura 5.2.01 e su misura 5.1.01;
- Richiesta all’Unione Europea di un SOSTEGNO ANTICRISI FORFETTARIO COMPENSATIVO AD UN ETTARO, a valere sull’articolo 221 reg. UE 1308-2013 MISURE ECCEZIONALI, con prelievo sulla riserva da crisi art. 25 reg. 1306-2013, attualmente capiente di euro 487,6 milioni, integrandolo con uno stanziamento a livello regionale;
- Attivazione regionale dell’articolo 7 reg. 1305-2013 SOTTOPROGRAMMI TEMATICI CONTRIBUTO A IMPRESE AGRICOLE (ristrutturazione di determinati comparti produttivi);
- PRESTITO BANCARIO GARANTITO DA ISMEA, di durata decennale, con congruo periodo di pre-ammortamento.
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