Nonostante il Covid19, aumentano le imprese straniere
Nel 2020, le imprese straniere in Emilia-Romagna sono risultate 50.639, quindi il 12,7 per cento del totale delle imprese regionali. Rispetto alla fine del 2019, sono aumentate di 1.388 unità, +2,8 per cento, con un’ulteriore accelerazione della crescita, che risulta con il tasso di variazione più elevato degli ultimi 5 anni.Nei servizi, l’apporto maggiore viene dalla crescita- la più forte degli ultimi 4 anni- che le imprese estere riescono a registrare anche nel commercio (+255 imprese, +2,1 per cento), all’ingrosso e al dettaglio, e nella riparazione di autoveicoli e motocicli (+119 imprese, +8,7 per cento), mentre le imprese nostrane diminuiscono dell'1.9%.
Accelera anche la crescita nelle altre attività di servizi (+142 unità, +6,6 per cento), trainate dai servizi per la persona (+116 imprese). Al contrario, le imprese italiane diminuisco o del 2.0%.
Prosegue solo leggermente più contenuta (+105 unità, +2,2 per cento) la crescita delle imprese estere nei servizi di alloggio e ristorazione con un aumento in gran parte dovuto alla ristorazione (+82 unità), attività nella quale le imprese estere sono arrivate a essere il 18,6 per cento delle attive.
La base imprenditoriale straniera della manifattura ha una dinamica positiva, contenuta, ma in accelerazione (+1,4 per cento, +73 unità), mentre flettono le imprese industriali non estere (-1,6 per cento). La crescita è concentrata nella fabbricazione di prodotti in metallo (+42 unità) e nella riparazione, manutenzione e installazione di macchine (+20 unità), mentre le difficoltà indotte dalla pandemia fanno arretrare i settori moda (-41 imprese). Infine, si conferma in accelerazione la crescita delle imprese estere in agricoltura (+6,9 per cento), settore ancora marginale per loro, mentre si riducono dell’1,9 per cento le imprese agricole non straniere. “Da qualche anno i dati rilevano una crescita delle imprese straniere nel nostro territorio, crescita che si conferma anche per il 2020, nonostante le difficoltà straordinarie che hanno caratterizzato questo ultimo periodo – dichiara Alberto Zambianchi, presidente di Unioncamere Emilia-Romagna -. Quello dell’imprenditorialità “straniera” è sicuramente un fenomeno complesso, che necessita di “chiavi di lettura” specifiche e di riflessioni. Prima fra tutte quella che ci fa rilevare come le persone che decidono di migrare, in genere, sono quelle più dinamiche, più dotate di “propensione al rischio” e che possiedono una buona capacità di adattamento. Va poi comunque sottolineato che il trend in crescita conferma l’attrattività dei nostri Territori. Inoltre, si può notare che le imprese guidate da stranieri rappresentano, non solo un fattore di benessere per le rispettive famiglie, ma anche un fattore di sana integrazione, con ricadute economiche e sociali positive. Concludo sottolineando che si tratta di un fenomeno importante che deve essere guidato da politiche mirate e finalizzate a favorirne lo sviluppo nell’ambito della legalità".![]()
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