Mirandola, alla Parafarmacia Golinelli mascherine chirurgiche a 10 centesimi. Il titolare: “Promuovere salute e dare un’opportunità in più alla mia attività”
Mirandola – Non è sempre detto che il successo commerciale si accompagni alla spregiudicatezza: ne è dimostrazione la Parafarmacia Golinelli, situata al numero 21 della centralissima via Pico, a pochi passi dal Duomo. Qui, il titolare Luigi Golinelli ha infatti lanciato un’iniziativa volta a distribuire le mascherine chirurgiche al prezzo di dieci centesimi: una tariffa minore rispetto al mercato, che si propone di permettere ai consumatori un rinnovo frequente del dispositivo. Tale scelta, naturalmente, non è stata dettata dalla sola filantropia, ma risente della volontà di favorire la buona riuscita dell’esercizio commerciale, coniugandovi l’incoraggiamento delle pratiche anti-contagio. Della questione, abbiamo parlato direttamente con il dottor Golinelli, che ci ha illustrato le ragioni e gli obiettivi relativi alla campagna promozionale.
Dottor Golinelli, quali motivi vi hanno spinti a scegliere di vendere le mascherine a dieci centesimi a pezzo?
Ad oggi, la mascherina è diventata un’inseparabile e fondamentale compagna della nostra quotidianità: insieme al distanziamento e al lavaggio delle mani, permette un’efficace difesa da quel nemico invisibile, che da un anno a questa parte ha sconvolto la vita di tutti. Troppo spesso, però, viene utilizzata in maniera scorretta e, soprattutto, viene cambiata molto raramente. Questo è un grande problema, perché il potere filtrante dei dispositivi si riduce nel corso delle ore: non è certo salutare indossare la stessa mascherina per diversi giorni. Uno dei principali motivi che spinge le persone a prestare poca attenzione al raccomandato turn-over, è il costo delle mascherine: abbiamo dunque pensato di provare a vendere le cosiddette “chirurgiche” in pacchettini da dieci pezzi, al prezzo di un euro. Si tratta di dieci centesimi cadauna. Penso, in quanto a convenienza, di poter vantare un primato nazionale!
Come è cambiato, nel corso di questi mesi, l’atteggiamento dei consumatori rispetto all’utilizzo delle mascherine?
Credo di poter affermare che le persone, oggi, siano molto più consapevoli. Soprattutto quest’estate, quando la fase emergenziale sembrava ormai superata, si prestava sempre meno attenzione alle misure anti-contagio, mascherina in primis. E’ stato un grave errore: dobbiamo sempre tenere a mente che, con alcuni piccoli accorgimenti, possiamo fare moltissimo per la nostra salute e per quella degli altri. Del resto, un pacchetto di mascherine chirurgiche, ha il costo di un caffè: spendendo poco, abbiamo il potere di proteggere noi stessi e la comunità.
La sua è un’attività che afferisce all’ambito sanitario. Come avete vissuto questi mesi di emergenza?
Devo molto alla mie collaboratrici, che, soprattutto nelle prime fasi dell’epidemia, quando il virus era un nemico sconosciuto, hanno avuto grande coraggio, sostenendomi anche nei momenti più difficili. In effetti, anche io sono stato colpito dal Covid.
In che modo ha vissuto questa drammatica esperienza?
Ho contratto l’infezione nel periodo natalizio, venendo ricoverato pochi giorni dopo per polmonite bilaterale. Ho trascorso parte della convalescenza presso l’ospedale di Mirandola, dove ho ricevuto cure eccellenti, accompagnate da premura e grande comprensione. Ritengo che il Santa Maria Bianca sia un punto di forza della nostra rete sanitaria, da tutelare e incentivare in maniera costante.
La sua parafarmacia consta anche di una parte dedicata all’erboristeria. Quali prodotti naturali possono essere utili per recuperare le forze dopo aver contratto il virus?
Sempre più persone sono affette dal cosiddetto “long Covid”, la sindrome che colpisce coloro i quali hanno sviluppato una forma particolarmente aggressiva del Sars-Cov-2. Naturalmente, esistono rimedi farmacologici per gestire questa disagevole condizione, ma alcuni prodotti naturali possono essere un buon sostegno: in particolare, la vitamina D e la K2 hanno grande efficacia nel processo di recupero. Per quanto concerne l’insonnia, che alle volte funesta le notti di ex positivi al virus, è molto valida la classica melatonina. Non bisogna sottovalutare nemmeno il potere della luce solare, che stimola le nostre difese immunitarie in modo naturale.
Con l’arrivo dei vaccini, ci avviciniamo anche alla fine della pandemia. Qual è il suo auspicio per il futuro?
Mi auguro che questo anno drammatico abbia fatto comprendere a tutti quanto la salute sia un bene essenziale, che si tutela lavorando in maniera sinergica: istituzioni, aziende e rete sanitaria devono collaborare, solo così si potrà costruire un avvenire migliore per la comunità. Altresì, una volta terminata l’emergenza, occorrerà ricostruire la dimensione dei rapporti sociali: le persone hanno bisogno di relazionarsi, lo riscontriamo presso tanti dei nostri clienti, che lamentano il peso di un isolamento necessario, ma innaturale. Insomma, come affermavano gli Antichi, la salute del corpo si accompagna sempre a quella dell’anima.


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