Nodo idraulico modenese, Bargi (Lega ER): “La Regione promette 115 milioni del Recovery Fund ma dei progetti non c’è ombra
“La Regione sostiene di aver chiesto 869 milioni di euro dal Recovery Fund, 115 dei quali per finanziare interventi di messa in sicurezza per il nodo idraulico modenese. Eppure i progetti non sono ancora stati presentati. E forse questi fondi non saranno nemmeno sufficienti per la messa in sicurezza dei fiumi Secchia e Panaro”. Così il consigliere della Lega ER Stefano Bargi che, attraverso un’interrogazione, ha chiesto chiarimenti alla Giunta rispetto alle risorse pubbliche destinate alla messa in sicurezza del territorio.
L’esponente leghista ha chiesto conto “di tutti i progetti predisposti dalle agenzie territoriali nel nodo idraulico modenese quali siano stati completati e quali invece risultino finanziati ma in attesa di completamento con i 210 milioni di euro messi a disposizione dal D.L. 74/14” e “attraverso quali risorse si preveda di finanziare la realizzazione di una nuova cassa di espansione del fiume Secchia per la laminazione della piena TR 200 anni”, visto che l’opera non è compresa nella proposta per il Recovery Fund.
“I comitati che seguono il nodo idraulico di Modena hanno rilevato nei giorni scorsi che allo stato attuale la Regione ha predisposto una tabella per richiedere i 115 milioni all’Unione Europea, ma non ha presentato i progetti per la messa in sicurezza dei fiumi Secchia e Panaro, condizione indispensabile per poter accedere ai finanziamenti del Recovery Fund” si legge nell’atto ispettivo. “Vogliamo quindi sapere se e quando si intenda stilare ed inviare i progetti relativi a questa proposta” ha sottolineato Bargi.
“Nella tabella dei 115 milioni di euro per Bomporto si prevede di raddoppiare i portoni vinciani e creare un impianto di sollevamento sul Naviglio. Tuttavia il finanziamento indicato per queste due opere ammonta a 3 milioni di euro, una stima assolutamente insufficiente rispetto a quanto previsto nel giugno 2020, quando si parlava di 24 milioni di euro, e in un altro documento di AIPO, dove si prevedeva una spesa di19 milioni di euro” ha aggiunto. “Una discrepanza non da poco: ecco perché abbiamo chiesto alla Giunta di chiarire i costi esatti necessari alla realizzazione di questo progetto”.
“Infine chiediamo all’esecutivo regionale se i 115 milioni di euro stimati per il Recovery Fund modenese siano sufficienti per la messa in sicurezza dei fiumi Secchia e Panaro oppure, se siano necessarie ulteriori risorse. Se i soldi non bastassero occorre capire subito se e come la Giunta abbia intenzione di attivarsi per poterli reperire al più presto” ha concluso Bargi.
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