I personaggi illustri della Bassa: Gregorio Agnini di Finale, deputato e pioniere del socialismo italiano
FINALE EMILIA - La Bassa modenese è un territorio ricco: di cultura, storie e personaggi che hanno contribuito a questa ricchezza. Tra le personalità le cui imprese meritano di essere raccontate, spicca il finalese Gregorio Agnini. Fratello di Elisa - attivista e pioniera del movimento femminista in Italia- e prozio di Anna Foa - ex professoressa di storia moderna all'università La Sapienza di
Roma e scrittrice - che, nel suo libro "La famiglia F" ne descrive uno stile "violentemente anticlericale" e a tratti "eroico".
Nato nel settembre del 1856 a Finale Emilia, Agnini compì gli studi a Genova e, rientrato nella cittadina natia nel 1880, cercò di migliorare in ogni modo la condizione dei lavoratori agricoli e industriali della zona, arrivando a fondare nel 1886 l'Associazione degli Operai Braccianti di Finale. Dal 1887 venne arrestato e condannato più volte per motivi politici, prima di essere eletto alla Camera dei deputati nel 1891. Durante il suo mandato parlamentare si concentrò su alcuni interventi in favore degli agricoltori - dall'abolizione del dazio sul grano alle bonifiche agrarie - e cercò di ottenere per gli operai un miglioramento incisivo delle condizioni di vita. Il sostegno alle cooperative (affinché ottenessero appalti pubblici) e la realizzazione della ferrovia nel Modenese furono due delle sue più grandi battaglie. Nel 1892 al Congresso di Genova fu tra i fondatori del Partito Socialista e nel maggio 1920 caldeggiò la decisione dei socialisti modenesi che, su modello della Rivoluzione d'Ottobre, volevano creare consigli di fabbrica in ogni azienda. Il 14 dicembre 1920 fu aggredito a Modena davanti al Caffè Nazionale, abituale punto di ritrovo delle classi benestanti e conservatrici.
Gregorio Agnini venne rieletto per ben dieci legislature consecutive: anche nel 1924, in cui fu l'unico deputato socialista del Modenese. Dal 1926 abbandonò l'attività politica fino alla caduta della Repubblica Sociale Italiana, quando venne nominato presidente dell'amministrazione provinciale di Modena.
Al deputato Agnini sono oggi intitolate strade a Modena, Mirandola, Medolla e in molte altre città della provincia. Dal 1958, è ricordato anche a Finale Emilia con un monumento dello scultore Ivo Soli. Sui cartelli stradali che danno il benvenuto a Finale Emilia è vergato: "Città di Gregorio Agnini".
Roma e scrittrice - che, nel suo libro "La famiglia F" ne descrive uno stile "violentemente anticlericale" e a tratti "eroico".
Nato nel settembre del 1856 a Finale Emilia, Agnini compì gli studi a Genova e, rientrato nella cittadina natia nel 1880, cercò di migliorare in ogni modo la condizione dei lavoratori agricoli e industriali della zona, arrivando a fondare nel 1886 l'Associazione degli Operai Braccianti di Finale. Dal 1887 venne arrestato e condannato più volte per motivi politici, prima di essere eletto alla Camera dei deputati nel 1891. Durante il suo mandato parlamentare si concentrò su alcuni interventi in favore degli agricoltori - dall'abolizione del dazio sul grano alle bonifiche agrarie - e cercò di ottenere per gli operai un miglioramento incisivo delle condizioni di vita. Il sostegno alle cooperative (affinché ottenessero appalti pubblici) e la realizzazione della ferrovia nel Modenese furono due delle sue più grandi battaglie. Nel 1892 al Congresso di Genova fu tra i fondatori del Partito Socialista e nel maggio 1920 caldeggiò la decisione dei socialisti modenesi che, su modello della Rivoluzione d'Ottobre, volevano creare consigli di fabbrica in ogni azienda. Il 14 dicembre 1920 fu aggredito a Modena davanti al Caffè Nazionale, abituale punto di ritrovo delle classi benestanti e conservatrici.
Gregorio Agnini venne rieletto per ben dieci legislature consecutive: anche nel 1924, in cui fu l'unico deputato socialista del Modenese. Dal 1926 abbandonò l'attività politica fino alla caduta della Repubblica Sociale Italiana, quando venne nominato presidente dell'amministrazione provinciale di Modena.
Al deputato Agnini sono oggi intitolate strade a Modena, Mirandola, Medolla e in molte altre città della provincia. Dal 1958, è ricordato anche a Finale Emilia con un monumento dello scultore Ivo Soli. Sui cartelli stradali che danno il benvenuto a Finale Emilia è vergato: "Città di Gregorio Agnini".
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