Cavezzo, contagi nella casa di riposo, la sindaca Luppi: “L’attenzione è sempre stata massima”
di Simone Guandalini
CAVEZZO - In seguito alle polemiche provenienti da alcune parti politiche, giunte ieri e in merito ad alcuni articoli pubblicati dagli organi di stampa sulla situazione nella CRA Villa Rosati di Cavezzo, cooperativa sociale Elleuno (che gestisce la struttura) e il sindaco di Cavezzo Lisa Luppi riportano alcune precisazioni per non innescare ulteriori e inutili polemiche e proseguire verso un dialogo costruttivo per il bene, prima di tutto, dei pazienti e degli operatori sanitari. Secondo Elleuno, in questi mesi vi è stata sempre uno stretto raccordo con l’Azienda USL, che monitora costantemente l’evoluzione delle situazioni e da subito si è provveduto ad isolare gli ospiti risultati positivi al tampone. Elleuno non condivide il binomio “residenze virtuose=no covid”: purtroppo è un concetto semplicistico che non rende la complessità né del problema, né di quanto messo in campo nonostante le moltissime variabili da gestire.
Per quanto riguarda la situazione del personale, Elleuno specifica che è vero che le chiamate in servizio da parte dell’AUSL hanno messo in seria difficoltà il settore privato e gli enti gestori portando in luce un problema di carenza di figure infermieristiche che persiste da anni e che in questo contesto emergenziale sta facendo pesare i propri effetti sui gestori delle RSA e delle CRA che si prendono cura delle fasce più deboli. Si tratta di un problema diffuso su tutto il territorio nazionale e rispetto cui cooperativa sociale Elleuno sta cercando di porre rimedio con investimenti economici e strategie atte a trattenere il proprio personale in servizio, oltre ad avere integrato il personale grazie ad una attività costante di ricerca e selezione e ad aver attivato un supporto tramite personale di Elleuno da strutture limitrofe. Fatta questa dovuta precisazione di contesto, nella CRA di Cavezzo è sempre stata garantita la continuità assistenziale, questo risultato non è dovuto solo alla buona volontà del personale come alcuni articoli lascerebbero intendere, ma prima di tutto all’alta professionalità del personale operante e alla sinergia con l’AUSL e gli organi preposti. A questo si unisce la continua e costante formazione e informazione per il personale, questi elementi insieme hanno garantito la piena e totale applicazione dei protocolli in essere.
Il dr. Marco Solieri, medico della CRA Villa Rosati, smentisce categoricamente le dichiarazioni a lui attribuite e ricorda che “appena avuto la notizia della positività di una operatrice, pur essendo domenica, assieme all’equipe socio-sanitaria ha applicato tutte le procedure ed i protocolli licenziati precedentemente; ha inoltre eseguito telefonicamente indagine epidemiologica assieme all’operatrice. Questi protocolli sono stati diligentemente applicati dagli operatori ‘in toto’ nonostante l’enorme pressione lavorativa alla quale erano e sono e siamo sottoposti”. In tutto questo periodo la cooperativa sociale Elleuno ha sempre garantito, come in tutte le strutture gestite, la presenza di materiale di protezione per i lavoratori (DPI) in base alla situazione all’interno di ciascuna struttura: camici monouso in Tnt, camici lavabili di categoria 1, camici lavabili di categoria III, tute di protezione monouso, maschere FFP2, maschere chirurgiche, visiere di protezione, sovrascarpe, cuffie di protezione. La CRA gestita da Elleuno fin dall’inizio dell’emergenza si è prontamente attenuta alle disposizioni legislative vigenti, contenute all’interno dei protocolli aziendali oltre che a tutti i provvedimenti emanati in ambito nazionale e regionale e si è presa cura delle persone, ponendo attenzione da un lato alla tutela degli ospiti ma anche agli aspetti relazionali e affettivi e in merito a questo smentisce l’assenza di contatti con i familiari in quanto sono sempre stati organizzati momenti di incontro con i familiari in videochiamata.
“L'attenzione nei confronti di Villa Rosati e dei suoi ospiti – conclude Lisa Luppi, sindaco di Cavezzo – è sempre stata massima nel corso di tutta l'emergenza, durante la quale siamo rimasti in contatto costante con Elleuno e la direzione sanitaria della struttura. Questo non solo per far fronte insieme alle tante e complesse necessità di questi mesi, ciascuno nell'ambito delle rispettive competenze, ma anche per uno scambio continuo di informazioni che, come tutte quelle che riguardano le strutture per anziani in questa fase così drammatica, meritano da parte di tutti, esponenti del mondo politico
e media compresi, le dovute verifiche, per evitare il diffondersi di inesattezze o, peggio, di strumentalizzazioni".
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