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10 Maggio 2025
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Tra gli alluvionati di Nonantola, dove la pioggia complica il ritorno alla normalità

di Simone Guandalini NONANTOLA - Lungo le strade principali che portano al centro storico la situazione sembra quella di una giornata tipo, dell'acqua che ha investito Nonantola non c'è quasi più traccia. Ma non appena si imbocca una strada laterale, oppure si guarda più attentamente il portone sollevato di qualche garage o l'ingresso di qualche attività commerciale, ecco che la realtà fa capolino. Oggetti visibilmente rovinati dall'acqua ammucchiati lungo le strade, pavimenti di bar e ristoranti ancora allagati, donne e uomini che fanno la conta dei danni alle proprie abitazioni e alle proprie attività. Nel corso del quarto giorno successivo all'esondazione del Panaro, che domenica 6 dicembre 2020 ha causato vasti allagamenti nel Comune di Nonantola, continua il lavoro dei volontari e dei Vigili del Fuoco per aiutare la popolazione a superare l'emergenza. Domenica, infatti, qui la situazione era drammatica: automobili seppellite dall'acqua, strade completamente allagate, la cittadina era irriconoscibile. Se la pronta chiusura della falla che si era aperta nell'argine del Panaro ha favorito, assieme al lavoro delle idrovore, il progressivo ritiro dell'acqua dalle principali vie di Nonantola, desta ancora preoccupazione la situazione di cantine, garage e locali seminterrati di numerose abitazioni e attività commerciali. Come è stato suggerito di fare, in attesa dell'attività di raccolta, molti cittadini hanno portato a bordo strada gli oggetti ingombranti danneggiati dall'esondazione del Panaro, quali soprattutto mobili ed elettrodomestici. Via l'acqua, ecco buttati anni e anni di ricordi, sfregiati dalla violenza della natura. Oltre a frigoriferi, lavatrici ed armadi resi inservibili dall'acqua entrata nelle abitazioni, per strada si vedono oggetti dallo scarso valore economico, ma dall'alta levatura simbolica per le famiglie che li hanno dovuti gettare: giochi per bambini, vecchi dischi, indumenti che non si potranno più utilizzare. A complicare ulteriormente una situazione già di per sé non facile, questa mattina ci ha, poi, pensato il maltempo, come si può vedere dalle immagini sottostanti. Infatti, la pioggia, che ha cominciato a cadere fin dalla notte, è proseguita per tutta la mattinata, e oltre a far nuovamente temere per l'innalzamento del livello dei fiumi, ha reso ancora più difficile il lavoro dei volontari della Protezione Civile, impegnati fin dalle prime ore della giornata ad aiutare i cittadini nonantolani. I volontari si spostano a gruppetti di tre o quattro ciascuno a bordo di furgoncini o automobili della Protezione Civile. Il loro abbigliamento (pantaloni e giubbotti di un giallo fosforescente) li distingue dai Vigili del Fuoco e dai cittadini che stanno aiutando. Ogni tanto si riuniscono in gruppi più grandi per fare il punto della situazione, poi ogni gruppetto prosegue per la propria strada, evitando di scambiare troppe battute con la stampa e preferendo concentrarsi sulla concretezza del proprio lavoro. I volontari della Protezione Civile in mattinata hanno operato principalmente nella zona industriale di Nonantola, dove numerose attività necessitavano di aiuto per liberare i propri locali dall'acqua, che ha peggiorato ulteriormente una situazione economica già di grande difficoltà per le aziende in questo 2020 a causa della pandemia da Coronavirus. https://www.youtube.com/watch?v=vSAMRMTfbLg&t=7s

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