Gino Garagnani si aggiudica il 54° Palio di San Giovanni col suo Aceto Balsamico Tradizionale
E' di Spilamberto il miglior produttore di Aceto Balsamico Tradizionale. Premiati anche altri 11 campioni, selezionati dagli esperti tra 1.040 partecipanti. Grande soddisfazione della Consorteria per essere riusciti a realizzare gli assaggi, le valutazioni e il Palio anche in condizioni proibitive
Gino Garagnani di Spilamberto con il suo Aceto Balsamico Tradizionale si aggiudica il 54° Palio di San Giovanni con ben 315,479 punti. La cerimonia di premiazione si sta svolgendo ora a Spilamberto, a Villa Fabriani nella sede della Consorteria, dove sono stati convocati esclusivamente i premiati, nel rispetto delle normative anti-covid.
Sono stati premiati anche gli altri 11 finalisti: al secondo posto si è classificato Sandro Zoboli di Modena con 315,333 punti, al terzo Piergiorgio Simonini di Castelvetro con 314,958; seguono Cristina Frabetti di Ravarino con 313 punti e Aldo e Andrea Zanetti di Modena con 312,604 punti.
Il primo classificato ha ricevuto prestigiosi premi: il diploma ufficiale della Consorteria, un cucchiaino d'oro per l'assaggio e il "torrione di Spilamberto", che viene consegnato anche a tutti i finalisti: si tratta di un bassorilievo in bronzo che raffigura il torrione. Dopo alcuni giorni dalla premiazione, poi, arriva il riconoscimento più importante: il Gran Maestro Maurizio Fini si recherà a casa del vincitore per marchiare a fuoco le botti dell'acetaia con il logo della Consorteria.
Ecco la graduatoria ufficiale degli altri sette Aceti Balsamici Tradizionali finalisti:
6° Roberto e Stefania Antichi di Modena con 312,125 punti
7° Stefano Tonioni dell'Area Frignano con 309,958 punti
8° Acetaia Comunale di Fiorano con 309,938 punti
9° Giuseppe Corradini di Formigine con 308,708 punti
10° Marcello Rosi di Castelnuovo Rangone con 308,646 punti
11° Carlo Luppi di Ravarino con 306,292 punti
12° Quarto Serafini dell'Area Nord con 305,833 punti.
Soprattutto quest'anno i numeri del Palio sono da record: 1.040 i partecipanti, oltre ogni aspettativa per un anno così complesso. Da inizio settembre oltre 6.500 provette di aceto - ricavate dagli oltre 1.000 campioni ricevuti - sono state spedite dalla sede della Consorteria a 200 tra Maestri Assaggiatori, Assaggiatori, Allievi Assaggiatori: ciascuno di loro ha potuto accedere a un sistema di valutazione online, potendo così completare tutte le fasi di assaggio e valutazione in autonomia, ma con un'assistenza continua da remoto.
"Con la collaborazione di tutti abbiamo reso fattibile ciò che sembrava impossibile da realizzare: ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo ideato nuove modalità per porare avanti il nostro lavoro, da sempre basato sul confronto vis a vis - sottolinea il Gran Maestro Maurizio Fini - In questi mesi è mancata in maniera viscerale la socialità, la possibilità di ritrovarsi, ma abbiamo acquisito nuovi utilissimi strumenti - il kit di assaggio, il software per le valutazioni, i sondaggi telematici, una modalità di comunicazione tempestiva attraverso le mail - che si sono rivelati estremamente "democratici" e hanno consentito di essere ancora più inclusivi, assicurando il coinvolgimento di tutti. La situazione di emergenza ci ha spronato al cambiamento e a trovare il modo migliore per arrivare a tutti, senza lasciare indietro nessuno. Solo così siamo riusciti a premiare ancora una volta il miglior aceto, in un anno a dir poco particolare".
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