Mirandola, più di 700 persone raggiunte dagli aiuti di Porta Aperta
Mirandola, più di 700 persone raggiunte dagli aiuti di Porta Aperta. Pubblicato il Rapporto 2019 dei progetti e delle attività di Caritas diocesana. Spiega Anselmo Bertellini, presidente di Porta Aperta Mirandola:
Nel corso del 2019 le persone incontrate e ascoltate almeno una volta sono state 220, di queste 124 sono famiglie con figli minori conviventi, per un totale di circa 700 persone raggiunte con i nostri aiuti. Coloro che si sono presentati per la prima volta nel 2019 sono stati 26 (31% italiani, 69% stranieri) e rappresentano il 11,8% del totale: gli “storici”, cioè coloro che si ripresentano con continuità nel tempo si confermano una percentuale alta e significativa, a conferma della tendenza ormai in corso da diversi anni di un bisogno che è sempre più cronicizzato. Anche nel 2019 abbiamo assistito ad un calo delle persone e, seppur con numeri diversi negli anni. Questo ci fa interrogare sulle motivazioni che lo hanno determinato, naturalmente la speranza è che queste famiglie abbiano superato il periodo di difficoltà ed ora versino in condizioni migliori, ma senz’altro hanno influito anche altri fattori: emigrazioni in altre località italiane o Paesi europei, rientri in patria e, non ultimo, l’erogazione del Reddito di Cittadinanza, anche se è difficile avere riscontri certi su chi lo riceve e sulla cifra incassata. Al centro di ascolto continuano a venire soprattutto le donne (58,6%), un dato ormai consolidato negli anni e la maggior parte delle persone è coniugata (60%); l’80% vive in un nucleo con famigliari o parenti, mentre vive da solo il 12,7%. La famiglia si conferma l’ambito principale di sostegno vicendevole ma è anche il luogo in cui le difficoltà economiche possono pesare maggiormente. L’abitazione è principalmente in affitto (da privati 53,6%, da ente pubblico 17,7%), mentre 30 persone (13,6%) hanno una casa in proprietà, la maggior parte con mutuo in essere, altri con il pignoramento della casa in atto. La condizione lavorativa, dopo il calo rilevato gli scorsi anni del dato relativo ai disoccupati, dato che è passato dal 56% del 2015 al 49% del 2017 e si è stabilizzato sul 48% nel 2018 e nel 2019, ci presenta un quadro sostanzialmente stabile, ma va sempre considerato che tra gli occupati ci sono anche i “contratti a termine” che non offrono certezze per il futuro. Un sentito grazie va come sempre ai volontari, che si prodigano quotidianamente con impegno e dedizione. Grazie anche a tutti coloro, aziende, enti o privati, che ci sostengono attraverso donazioni economiche e materiali, permettendoci di svolgere al meglio il nostro servizio.Caritas Diocesana La Caritas Diocesana realizza i progetti grazie ai finanziamenti provenienti dai fondi 8xmille destinati alla carità. I progetti realizzati nel corso dell’anno 2019 hanno avuto un’attenzione ai bisogni riscontrati sul territorio della nostra Diocesi. Le emergenze che abbiamo rilevato sono state relative soprattutto al mondo del lavoro e dell’alloggio/casa, e abbiamo cercato di sostenere i bisogni delle persone più fragili, con pochi legami sul territorio, in situazioni di particolare difficoltà. Al mondo del lavoro e della casa, si affiancano progetti per sostenere l’emergenza alimentare e per la salute. Un’attenzione particolare è stata data alle giovani generazioni attraverso un fondo per il diritto allo studio, attraverso percorsi di formazione, e attraverso il Servizio Civile. L’opera caritativa della Diocesi è sostenuta dai volontari presenti in quasi tutte le parrocchie, con un instancabile lavoro di ascolto dei bisogni, di accompagnamento, e di aiuto concreto. I volontari hanno continuato il loro impegno anche durante l’emergenza Covid, grazie al quale non è mai mancato il sostegno alle persone più in difficoltà. Nel corso del 2019 le famiglie che hanno beneficiato di aiuti da parte delle parrocchie, sono state circa 700, con generi di prima necessità distribuiti settimanalmente, con il pagamento di bollette e sostegno all’affitto, e delle spese sanitarie.
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