Cavezzo, a tu per tu con l’opposizione: intervista a Enrico Malverti
CAVEZZO - Quarta tappa del nostro ciclo d'interviste agli esponenti delle opposizioni consiliari. E' la volta di Enrico Malverti, nel 2019 contendente dell'attuale sindaca Lisa Luppi alla carica di primo cittadino: Malverti si era candidato con il sostegno della lista civica "Cavezzo Viva", riuscendo ad ottenere il 17% dei voti e a strappare un seggio in consiglio comunale. A circa un anno e mezzo dalle elezioni amministrative, abbiamo interpellato l'esponente civico per fare il punto sull'attuazione del programma elettorale e su alcuni temi "bollenti" della stretta attualità.
Malverti, la pandemia di Coronavirus ha sconvolto il mondo intero: nella micro realtà cavezzese, come giudica la gestione dell'emergenza?
Penso che non si possano rimproverare all'amministrazione Luppi errori "fatali". Forse, si sarebbe potuta impostare una comunicazione un po' più chiara: ci sono giunte diverse segnalazioni circa la scarsa trasparenza dei bollettini quotidiani, soprattutto nelle iniziali, drammatiche giornate della prima ondata. A fronte della recrudescenza epidemica autunnale, le autorità comunali hanno invece attuato una strategia comunicativa più puntuale: certo, a mio avviso, l'optimum si è visto a Mirandola e San Felice, dove i sindaci realizzavano spesso video, al fine di intrattenere un contatto più diretto con la cittadinanza. In questo senso, la sindaca Luppi non si è esposta.
Parliamo di UCMAN. Ritenete che l'Unione necessiti di una riorganizzazione? A questo proposito, come giudicate la Mirandolexit?
Ritengo che l'amministrazione Greco abbia agito nella maniera migliore: Mirandola devolveva contributi sostanziosi all'Unione, senza ricevere altrettanti servizi. In effetti, l'ente è nell'immobilismo più totale: occorreva dare un segnale forte, e la giunta mirandolese si è comportata di conseguenza. Da canto nostro, abbiamo posto delle interpellanze alla sindaca Luppi, che è anche presidente di UCMAN, affinché chiarisca le ricadute della Mirandolexit sul bilancio. Non vorremmo che l'addio di Mirandola avesse ricadute eccessive su sanità e viabilità. Vediamo cosa ci verrà risposto.
Ha giustamente citato il tema della viabilità. Come si potrebbe migliorare lo scorrimento del traffico?
Ci sarebbero tanti accorgimenti da adottare: dall'abolizione dei sensi unici, che creano parecchio disagio, fino alla riasfaltatura di tante strade dissestate, passando per la sistemazione della segnaletica stradale, il più delle volte divelta o obsoleta. Un intervento particolare meriterebbe la rete ciclopedonale, da manutenere con maggiore cura. Infine, riserverei più attenzione all'area delle poste.
Cosa ne pensa della gerenza della sanità locale? Mi riferisco particolarmente all'annosa questione dell'ospedale di Mirandola.
Guardi, uno dei motivi principali che ci hanno spinto a creare "Cavezzo viva" era la nostra intenzione di difendere l'ospedale locale. Riteniamo che i sindaci della scorsa consiliatura si siano esposti troppo poco in difesa del Santa Maria Bianca. In questo senso, abbiamo impostato un dialogo costruttivo con la maggioranza: agli inizi di novembre, abbiamo presentato una serie di emendamenti, appoggiati anche dal centrosinistra. Il nostro impegno è a favore della riqualificazione del nosocomio mirandolese, e forse anche il Partito Democratico, consapevole degli errori del passato, si sta rendendo conto della bontà delle nostre proposte.
Come giudica lo stato d'attuazione del programma elettorale?
Resta molto da fare. A questo proposito, Lisa Luppi si è difesa affermando come l'emergenza Covid abbia rallentato tutto. Il 2021 sarà rivelatore: non ci saranno più molte scuse, bisognerà rimboccarsi le maniche per mettere in pratica ciò che si era promesso agli elettori.
Se dovesse valutare l'attuale amministrazione, quale voto assegnerebbe?
Premetto che il Luppi bis si sta rivelando più efficace rispetto alla legislatura precedente. Forse, il merito è anche di un'opposizione più costruttiva, che cerca di confrontarsi con la maggioranza in maniera non pregiudiziale. Detto ciò, se si prendono in esame gli ambiti del sociale e dell'associazionismo, l'amministrazione merita la sufficienza. Si evidenziano invece carenze importanti nelle scelte di bilancio, che noi non condividiamo. Qui, l'amministrazione Luppi merita una netta bocciatura.
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