Piano parità di genere per accesso ai finanziamenti europei
Un’unione dell’uguaglianza è la strategia per la parità di genere 2020-2025 che sarà imprescindibile per il mondo della ricerca e per accedere al “Programma Quadro per la Ricerca e l’Innovazione Horizon Europe”. Le nuove linee adottate dalla Commissione Europea, vedono Unimore già pronta per affrontare il futuro con i suoi Piani di Azioni Positive.
Per accedere ai finanziamenti europei del prossimo Programma Quadro per la Ricerca e l’Innovazione Horizon Europe gli enti di ricerca dovranno essere dotati di un Piano per la parità di genere. È quanto è stato annunciato dal Direttore Generale per la Ricerca e l’Innovazione della Commissione Europea, Jean-Eric Paquet.
Unimore non si è fatta cogliere impreparata da questa richiesta poiché da tempo lavora a Piani di Azioni Positive volte alla inclusione ed al maggior bilanciamento di genere.
Dapprima attraverso il progetto EQUAL-IST 'Gender Equality Plans for Information Sciences and Technology Research Institutions', guidato per Unimore dalla prof.ssa Claudia Canali ed ora con il progetto H2020 LeTSGEPs 'Leading Towards Sustainable Gender Equality plans in research organizations' coordinato da Unimore dalla prof.ssa Tindara Addabbo e avente l'obiettivo di supportare le istituzioni coinvolte nel processo di progettazione e implementazione di Piani di Eguaglianza di Genere, coniugandoli con il bilancio di genere.
“Un'Unione dell'uguaglianza: la strategia per la parità di genere 2020-2025” attesta l’intenzione della Comunicazione della Commissione Europea che spinge le università e gli enti di ricerca a adottare un Piano per la parità di genere con requisiti che includeranno la pubblicazione del Piano sul sito web istituzionale, la presenza di esperti/e di politiche di eguaglianza per la realizzazione delle azioni previste, il monitoraggio attraverso la raccolta e l’analisi di dati disaggregati e la formazione sui temi di eguaglianza. Strategie volte a ridurre la diseguaglianza di genere che persiste nei paesi europei e che, senza interventi di policies appropriati, rischia di permanere per almeno altri 60 anni come l’Istituto Europeo per l’Eguaglianza di genere ci ricorda con il rapporto 2020 appena pubblicato sull’indice di eguaglianza di genere. https://eige.europa.eu/news/gender-equality-index-2020-can-we-wait-60-more-years
I Piani potranno includere azioni rivolte a diverse aree di intervento, quali ad esempio cultura organizzativa e conciliazione, bilanciamento di genere negli organi istituzionali, dimensione di genere a livello di ricerca e didattica, violenza di genere e discriminazioni.
Unimore, che tra i suoi obiettivi principali ha l’implementazione del suo bilancio di genere, ha istituito una commissione dedicata che vede la partecipazione della prof.ssa Claudia Canali, Presidente CUG Unimore; della prof.ssa Tindara Addabbo, Delegata del Rettore per le Pari Opportunità, della dott.ssa Paola Michelini, Direzione Pianificazione, Valutazione; della dott.ssa Federica Balugani, Direzione Economica-finanziaria; del dott. Rocco Larocca, Direzione Risorse Umane; della dott.ssa Monica Adani, Ufficio relazioni sindacali.
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