Nuovo Dpcm, stop a congressi e gare dilettantistiche, coprifuoco contro la movida
Il nuovo DPCM in vigore dal 19 ottobre attua una stretta, frutto del dialogo con i ministri, le Regioni e il Cts. Cosa cambia dunque?
1. I sindaci possono disporre la chiusura di vie e piazze dove si possono creare assembramenti, tranne per chi ci abita o deve recarsi nelle attività commerciali: «i sindaci dispongono la chiusura al pubblico, dopo le ore 21, di vie o piazze nei centri urbani, dove si possono creare situazioni di assembramento, fatta salva la possibilità di accesso e deflusso agli esercizi commerciali legittimamente aperti e alle abitazioni private».
2. I ristoranti, bar e pub restano aperti dalle 5 alle 24 ma solo per consumazione ai tavoli, sennò chiusura alle 18
3. Nei ristoranti saranno possibili al massimo 6 persone per tavolo e dovrà essere affisso un cartello riportante il numero massimo di persone complessivo
4. Le attività scolastiche continuano in presenza, ma per le scuole superiori sono previste entrate scaglionate dalle 9 e turni pomeridiani (una settimana per organizzarsi): prevista la possibilità di incrementare «il ricorso alla didattica digitale integrata che rimane complementare alla didattica in presenza». Inoltre, «le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado» nelle zone a rischio possono adottare « forme flessibili nell’organizzazione dell'attività didattica, incrementando il ricorso alla didattica digitale integrata, che rimane complementare alla didattica in presenza».
5. Sono vietate le gare sportive dilettantistiche
6. Sono vietate sagre e fiere: restano consentite, invece, le manifestazioni fieristiche di carattere nazionale e internazionale, «previa adozione di protocolli validati dal Comitato tecnico-scientifico».
7. Sono sospesi i convegni e i congressi, possibili solo a distanza
8. Nella Pubblica Amministrazione viene incentivato lo “smart working” pari o superiore al 70% per tutti i lavoratori, a partire da quelli pubblici non impegnati nella gestione delle emergenze.
9. Le palestre e le piscine hanno una settimana per adeguarsi ai protocolli di sicurezza, sennò verranno chiuse: «Daremo una settimana di tempo alle palestre per allinearsi ai protocolli di sicurezza» è stata la decisione annunciata da Conte nel corso della conferenza stampa a Palazzo Chigi chiarendo però che saranno poi prese decisioni sulle chiusure per chi non rispetterà tali protocolli.
10. Le attività di sale giochi, sale scommesse e sale bingo saranno consentite dalle ore 8 alle ore 21. Restano comunque sospese le attività che abbiano luogo in sale da ballo e discoteche e locali assimilati, all'aperto o al chiuso. Sono vietate le feste nei luoghi al chiuso e all'aperto.
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