Massa Finalese senza un medico di base, l’Ausl: “Per i pazienti ci sono posti dagli altri dottori, nessuno rimarrà senza assistenza”
In merito alla situazione relativa al Medico di Medicina Generale di Massa Finalese, dove da lunedì sarà in pensione il dottor Adrea Serafini e non sarà sostituito, l’Azienda USL di Modena conferma e ribadisce il proprio impegno per trovare una soluzione nel più breve tempo possibile, ma allo stesso tempo smentisce con decisione le ricostruzioni secondo cui gli assistiti del dottor Serafini – in pensione dal 2 novembre – rimarranno “senza assistenza domiciliare”. Infatti per i cittadini le cui condizioni cliniche richiedano l’attivazione dell’assistenza domiciliare, nulla cambia: qualora dovessero essere assistiti da un Medico di Medicina Generale con ambulatorio a Finale Emilia, quest’ultimo garantirà (lo prevede il contratto) le visite a domicilio necessarie, oltre all’assistenza domiciliare, programmata o integrata, assicurata anche attraverso gli operatori dell’Azienda USL di Modena.
Più in generale, a tutti i 662 assistiti del Dottor Serafini sarà garantita l’assistenza di base: una parte potrà richiedere di essere seguita dagli altri due MMG presenti a Massa (183 posti disponibili, andando così a saturazione della quota massima consentita di entrambi i professionisti), mentre i restanti 479 potranno essere assistiti dai Medici di Medicina Generale della Casa della Salute di Finale Emilia.
Contestualmente, l’Ausl, insieme al Comune di Finale Emilia, continua a lavorare per individuare la disponibilità di un Medico di Medicina Generale ad aprire un ambulatorio nella frazione di Massa. Sin dalla comunicazione del pensionamento del dottor Serafini, l’Azienda Usl di Modena ha fatto tutto ciò che è in sua possibilità, secondo le normative vigenti, ovvero mettere a bando un incarico di Medico di Medicina Generale con obbligo di apertura a Massa Finalese. Il bando, risalente a marzo scorso, è andato però deserto. Il Dipartimento di Cure Primarie e la Direzione del Distretto di Mirandola, con la fattiva collaborazione dei rappresentanti dell’ente locale, stanno comunque continuando a sondare il terreno per trovare una soluzione di prossimità per gli assistiti del dottor Serafini.
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