Mobilità, Gibertoni (Misto): “Di chi la colpa dei disservizi dell’offerta Junior di Trenitalia?”
Qual è il mero errore materiale che ha fatto slittare l’entrata in vigore dell’offerta “Junior” di Trenitalia? A chiedere chiarezza sulla gestione degli sconti sui treni è, con una nuova interrogazione, la consigliera Giulia Gibertoni (Gruppo Misto) che torna ad accendere i riflettori su un tema che l’ha già vista attiva con altri atti ispettivi.
A ricapitolare quanto avvenuto è la stessa consigliera che ricorda come “l’offerta “Junior” di Trenitalia è un biglietto di corsa semplice che consente a un ragazzo di età fino a 15 anni non compiuti di viaggiare gratuitamente se accompagnato da un viaggiatore pagante di età non inferiore 25 anni di età: questa promozione è valida per viaggi in seconda classe su tutti i treni regionali, regionali veloci e metropolitani di Trenitalia, dal 24 giugno e al 27 settembre 2020. L’offerta, come già segnalato dalla consigliera in una precedente interrogazione, continua a non essere applicata all’interno del territorio regionale e - scrive Gibertoni - con nota del 7 luglio 2020 la Segreteria dell’Assessorato regionale a “Mobilità e Trasporti, Infrastrutture, Turismo e Commercio” alla giusta lamentela di una cittadina che non aveva potuto usufruire così rispondeva: “La tariffa Junior di Trenitalia, prevista in estensione anche per Trenitalia Tper, non è entrata in vigore per un mero problema tecnico (già individuato). La Regione Emilia-Romagna ne ha sollecitato l’introduzione che, secondo le previste tempistiche tecniche, sarà effettuata entro il 20 luglio; stiamo comunque cercando di accelerare per farla entrare in vigore una settimana prima”.
Da qui il nuovo atto ispettivo per sapere dall’esecutivo regionale “quale sia la natura del 'mero errore tecnico' sopra citato, le cause e le responsabilità dello stesso e se la Giunta regionale non ritenga, come tra l’altro suggerito dall’utente che ha avuto l’indubbio merito di sollevare la segnalazione, e che persegue meritoriamente l’attenzione verso politiche della mobilità familiare ambientalmente sostenibili, di adottare un atto che permetta il prolungamento dell’offerta, che essendo a tempo vedrebbe la sua scadenza con una durata complessivamente inferiore sul nostro territorio regionale, pari al ritardo della sua entrata in vigore e, come gesto riparatore nei confronti dell’utenza, di prolungarlo fino al 31 dicembre 2020, utilizzando questi mesi per valutare l’opportunità di rendere l’offerta permanente nel tempo”.
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