A Fratelli d’Italia va di traverso la pastaciutta antifascista a Mirandola
“Partendo dal presupposto che chiunque organizza quello che vuole nella massima libertà, cosa diversa è riconoscere un patrocinio, per quando gratuito, che dia una veste istituzionale” con queste parole del coordinatore regionale, Michele Barcaiuolo, Fratelli d’Italia boccia senza appello la scelta della Giunta mirandolese di concedere il patrocinio alla Pastasciutta Antifascista.
“Spiace che il Sindaco Greco” continua il coordinatore “di cui avevamo apprezzato la presenza ed il coraggio di partecipare alla celebrazione in ricordo delle vittime della Corriera Fantasma, si pieghi alla volontà di un’associazione come l’Anpi che fomenta odio come sua unica cifra valoriale”.
“Supportiamo e condividiamo invece” conclude Barcaiuolo “la decisione dell’Amministrazione di Pavullo che non ha concesso l’area del Paradiso dei Pini all’associazione dei partigiani comunisti. Posto il problema tecnico, che impedisce il subappalto dello spazio, non capiamo il motivo per cui l’Anpi, come tutti, non possa affittare pagando sale o spazi dove svolgere le proprie iniziative”.
“Anche a Carpi l’Anpi è nella rete di associazioni che ha organizzato la Pastasciutta Antifascista” afferma Ferdinando Pulitanò, Presidente Provinciale di Fratelli d’Italia. “Rimaniamo esterrefatti di fronte al fatto che associazioni come l'Anpi, che già in passato ha organizzato iniziative negazionistiche sulla tragedia delle foibe, sul conseguente esodo giuliano-dalmata e la più complessa vicenda del confine orientale, organizzi un dibattito sulla figura di Norma Cossetto, casualmente proprio dopo che il Consiglio Comunale ha approvato una nostra mozione per intitolarne una via o una piazza. Non comprendiamo questa ondata di revisionismo che ha colpito – tra gli altri – anche il Consiglio Comunale di Formigine, il quale ha negato l’intitolazione di un parco a Norma Cossetto affermando durante il dibattito in Consiglio che la Cossetto, medaglia d'oro al valor civile, violentata e uccisa barbaramente a guerra finita dai partigiani comunisti di Tito con la sola colpa di essere Italiana, avrebbe una storia non condivisa. Il problema è che gli unici a non condividerla sono quelli che organizzano le loro Pastasciutte”.
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